Bilancio comunale: Umbertide Cambia “la responsabilità di una classe politica, è quella di trovare soluzioni, non di alimentare inutili polemiche”

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Ci scusiamo per l’insistenza e la lunghezza dell’articolo, ma non si può accettare la manipolazione dell’informazione che sta proponendo la Lega con la tipica strategia di mescolare valutazioni tecniche e decisioni politiche, giocando sulla buona fede dei cittadini. E non si può accettare una reiterata aggressione personale al nostro Capo gruppo, Gianni Codovini, che non rappresenta se stesso, ma Umbertide cambia, movimento civico che elabora e condivide, attraverso la sua struttura organizzativa autonoma, ogni decisione poi rappresentata a livello consiliare e pubblico. Il tema specifico della “querelle” aperta dalla Lega riguarda le politiche per l’emergenza, quindi l’esigenza di mettere in campo azioni rapide e concrete rispetto alle criticità socio-sanitarie del momento ed alle difficoltà economiche che soffrono molti cittadini. Alla Amministrazione comunale abbiamo chiesto un piano socio sanitario per l’emergenza. Risposta non pervenuta, tranne la chiusura della RSA (residenza sanitaria assistita), che invece noi vediamo, nell’ambito di un serio potenziamento della medicina territoriale e preventiva, come spazio di gestione delle situazioni di isolamento personale Covid più critiche. Poi abbiamo chiesto interventi concreti in ambito economico, per quello che spetta ad un Comune: anche qui nessuna risposta esaustiva. Umbertide cambia, insieme al Pd e M5S, ha quindi preso l’iniziativa, proponendo di ampliare l’area no tax sulla addizionale Irpef, abbassare l’aliquota sui redditi più bassi, spostare i pagamenti della Tari fino ad arrivare a febbraio 2021. Aggiungiamo: è anche necessario predisporre un fondo per far fronte alle esigenze delle famiglie che non riescono a pagare affitti e bollette. Come è necessario venire incontro ai privati, ad esempio sospendendo la tassa sulla occupazione del suolo pubblico per quelle attività che avranno bisogno di gestire spazi pubblici (come propone la Lega a Città di Castello, pensando addirittura a cancellare il tributo), oppure riducendo l’imposizione sulla nettezza urbana per determinate categorie di attività. Proposte non solo sensate, ma, appunto, necessarie. Spostare l’ultima rata della Tari da 1 al 4 dicembre, come ha fatto l’Amministrazione, con i voti della Lega, ci sembra invece una vera e propria presa in giro!! Chiaro che tutto questo può avere un impatto problematico sul bilancio del Comune (tecnicamente in avanzo di amministrazione!!), tanto è vero che abbiamo individuato le entrate “straordinarie” che potrebbero andare a coprire spese “straordinarie”. Ma cosa succede al bilancio se, come verosimilmente avverrà, molti utenti non pagheranno per nulla, aggiungendo somme importanti ad una già notevole morosità? Non ce la facciamo questa domanda solo perché tecnicamente si sposta il problema di qualche anno, inviando una ingiunzione di pagamento a chi non ha soldi per pagare? Abbiamo portato le nostre proposte in Consiglio comunale (dove altrimenti?) usando lo strumento della “mozione”, che rende possibile una modifica, condivisa, della delibera consiliare nel suo complesso, frutto di una discussione generale condotta in modo responsabile su un piano di sistema e di sostenibilità economico finanziaria: quello che occorre in questo periodo. Non era un prendere o lasciare!! Abbiamo ricevuto in risposta una chiusura netta..Poi c’è l’ambito sociale, sul quale siamo intervenuti con specifiche proposte (che ora per esigenze di spazio e pazienza del lettore non richiamiamo). Quello che conta molto nelle decisioni è il metodo usato . Ad esempio, oltre che un dialogo costruttivo tra maggioranza ed opposizione, è necessario un confronto costante con le parti sociali, con i rappresentanti dei diversi interessi economici, sociali, sportivi, culturali. Tutto questo non esiste, perché questa Amministrazione e questa maggioranza evidenziano chiari limiti nella capacità di relazione, una strutturale pigrizia operativa ed una profonda “ignoranza” istituzionale. Forse qualcuno pensa che il bilancio comunale sia un fatto puramente ragionieristico, quindi, che si viva una fase di espansione o si sprofondi in una crisi epocale quello è: immutabile. Noi riteniamo invece che la politica serva proprio a gestire con la necessaria consapevolezza e strumenti adeguati le situazioni in base alla loro mutevolezza. Non è questo il mestiere del Ragioniere capo del Comune, o del Responsabile del Settore Tributi, che, giustamente, valutano gli aspetti puramente tecnici. Quindi: o Sindaco e Giunta hanno deciso che ad Umbertide la politica la dettano i funzionari con i loro pareri tecnici, oppure la classe politica che deve governare in realtà si nasconde, per mancanza di idee e di coraggio, dietro quei pareri, abdicando al suo ruolo di decisione ed indirizzo e scaricando vigliaccamente le responsabilità sui tecnici. Noi riteniamo sia quest’ultima l’amara verità. Dal nostro punto di vista le soluzioni debbono invece sempre contemperare in maniera equilibrata la legittimità e la valutazione tecnica con l’opportunità e la necessità delle scelte. Questo deve fare una classe dirigente seria, preparata, dinamica, lungimirante, coraggiosa. Assumendosi quelle responsabilità.

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