Tricolore in lino realizzato a mano su telai dell’800 ed una mascherina sempre con i colori della patria per il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Pregiati manufatti della secolare ed unica tradizione della lavorazione di tessuti della Tela Umbra donati al Capo dello Stato assieme ad una riproduzione dello Stendardo Processionale di Raffaello (custodito nella Pinacoteca Comunale) realizzato dal maestro Stefano Lazzari della Bottega Tifernate. E’ stato il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, ricevuto al Quirinale dal Presidente Mattarella, assieme a Francesca Peli, in rappresentanza delle socie-lavoratrici e del Presidente di Tela Umbra e al maestro Stefano Lazzari, a farsi portavoce dei desideri e della volontà dei propri cittadini ed in particolare di “Nonna” Luisa Zappitelli, la arzilla signora ultracentenaria (109 anni il prossimo 8 Novembre) divenuta, proprio grazie alle menzioni pubbliche del Presidente, simbolo dei diritti delle donne, della partecipazione democratica alla vita delle istituzioni e del voto sancita dalla Costituzione che lei con orgoglio ha sempre esercitato ininterrottamente per 73 anni dal lontano 1946 quando assieme ad altre coetanee si recò a piedi per diversi chilometri al seggio elettorale per contribuire al successo della Repubblica sulla Monarchia. Due anni fa il Presidente della Repubblica Mattarella l’aveva citata in un discorso ufficiale dal Quirinale in occasione della Giornata Internazionale della Donna, portandola ad esempio soprattutto per le giovani generazioni. Nonna “Lisa” così è stata ribattezzata la nonna d’Italia (seconda di 6 fratelli, 3 maschi e 3 femmine poi rimasta vedova in giovane età con una famiglia da tirare su) ha sempre ammirato il Presidente della Repubblica e seguito in Tv e sui giornali, grazie all’aiuto della figlia Anna Ercolani, insegnante in pensione con cui vive da anni nella stessa casa, ogni suo intervento o partecipazione pubblica ad eventi e impegni istituzionali in Italia e nel mondo. Ammirazione e gratitudine infinita sfociata lo scorso mese di Aprile, in occasione delle celebrazioni in regime di lockdown della Festa della Liberazione in un liberatorio inno alla patria, alla repubblica con tanto di messaggio augurale al Presidente Mattarella che trasmesso in un breve video è divenuto subito virale sui social network ed ha fatto il giro di tutti i Tg nazionali. Impossibilitata a raggiungere di persona la capitale ed il Quirinale per omaggiare il Capo dello Stato con il simbolo dell’unità nazionale che lei esibisce con orgoglio dal terrazzo di casa, ha chiesto al sindaco di farsi promotore di esaudire questo desiderio. E così e’ stato grazie alla sensibilità e disponibilità del Presidente Mattarella che ha ricevuto al Quirinale la mini-delegazione istituzionale alla presenza del Consigliere per la Stampa e Comunicazione, Giovanni Grasso. “Con fiducia e speranza vogliamo donarle questo prezioso manufatto – ha dichiarato il sindaco Bacchetta – fortemente evocativo di puro lino, tessuto in modo unico, esclusivamente artigianale dalle mani operose e sapienti delle sei esperte tessitrici della “Tela Umbra” di Città di Castello, storico laboratorio nato nel 1908 per iniziativa della Baronessa, Alice Hallgarten, moglie del Barone, Leopoldo Franchetti, deputato e senatore del Regno d’Italia. Non è un caso se a ispirare l’idea di realizzare il Tricolore è stata Luisa Zappitelli, la “nonna” di Città di Castello e d’Italia che lei stesso Presidente ha voluto onorare di una menzione altamente simbolica”. “Si può dire che con il suo stimolo e la sua costante attenzione ad ogni fase della produzione del Tricolore, “nonna” Luisa ha saputo tessere una tradizione ancora più lontana nel tempo dei suoi 108 anni ed è riuscita a far passare il filo prezioso dalle sue mani a quelle delle socie lavoratrici della “Tela Umbra” in una continuità di ideali che mai potrà più spezzarsi una volta che il manufatto dell’identità nazionale proveniente da Città di Castello – ha proseguito il sindaco – sarà pervenuto nelle Sue mani di supremo garante della identità di tutti gli Italiani.” Il sindaco ha poi consegnato al Presidente Mattarella una lettera scritta a quattro mani da Nonna Luisa e dalla figlia Anna. “Caro Presidente – si legge nella lettera firmata da nonna Luisa – ringrazio Dio che ci sia Lei a proteggere la Costituzione e gli Italiani, e continuo a pregarlo perché la guidi nella sua difficile missione e le dia la pazienza e la forza di mantenere quella fermezza gentile con cui risolve e affronta problemi e situazioni difficili”. “Invidiando benevolmente il mio amato sindaco e tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarla la saluto augurandole buon lavoro. Un forte abbraccio, viva la Repubblica e che Dio la benedica. Nonna Lisa che le vuole bene”. Al termine dell’incontro prima del congedo finale il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, ha rinnovato al Presidente della Repubblica, Sergio Matterella “i sentimenti di più grande affetto e di più entusiastica stima, collegando a ciò l’auspicio che l’invito a essere fra noi, appena potremo ridare corso alle molteplici attività legate al Cinquecentenario della morte di Raffaello Sanzio, che, a Città di Castello nella Pinacoteca, ha lasciato segni indelebili del suo genio artistico, possa essere da Lei accolto con il favore che ci ha sempre manifestato.” “Un sogno, caro Presidente”, ha concluso il sindaco Bacchetta. Eventualità, quella di una possibile visita alla Mostra del grande artista Urbinate in programma ad inizio del 2021 a Città di Castello, che il Presidente Mattarella ha preso in considerazione con un eloquente, ”chissà non si può mai dire” che forse non lascia cadere nel vuoto definitivamente l’invito del sindaco e della città. Insieme al Tricolore in lino e mascherina che il Presidente Mattarella ha definito “particolarmente belli dai colori delicati”, alla riproduzione dello Stendardo Processionale di Raffaello, il sindaco Bacchetta ha consegnato al Capo dello Stato un breve video che sintetizza al meglio il tributo della città e di “Nonna Lisa” nei suoi confronti. Le immagini realizzate da Marco Baruffi, si aprono con il maestro Fabio Battistelli davanti al Gonfalone del comune, con sullo sfondo la Torre Civica, che con il suo clarinetto esegue magistralmente l’inno di Mameli eloquente e struggente colonna sonora del video stesso.
Tricolore in lino pregiato realizzato a mano su telai dell’800 e una riproduzione dello stendardo processionale di Raffaello per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Data: