Anche dall’ultimo Consiglio è emersa la crisi politica e amministrativa della maggioranza. Immobilismo, mancanza di idee, caduta del confronto politico certificano la fine anticipata della Giunta. C’è bisogno di una svolta.
Ormai è chiaro ai cittadini umbertidesi, che possono vedere finalmente in diretta il Consiglio comunale, quali sono le forze in campo e qual è la reale situazione amministrativa.
Le opposizioni di Umbertide cambia, Pd e M5S propongono progetti e controllano severamente la maggioranza che non risponde ed evita anche un minimo di dialogo. Insomma, il Consiglio è diventato un monologo delle opposizioni, i silenzi assordanti dei consiglieri di maggioranza, come del resto i loro scomposti attacchi personali, sono inspiegabili: mancanza di idee oppure difficoltà politica o voluta inerzia che copre il niente? Del resto, gli stessi Consigli comunali vengono convocati solo per esclusiva richiesta delle opposizioni.
Gli assessori, poi, non parlano e non agiscono, piegati come sono al diktat del Sindaco. Le commissioni consiliari non vengono convocate, se convocate solo per obbligo regolamentare con decisioni prese altrove. Per esempio, ci sono importanti progetti di deliberazione del luglio 2018 (regolamento sulla salubrità) e del luglio 2019 (regolamento sui fitofarmaci) presentati dalle opposizioni che non sono stati nemmeno portati a conoscenza degli uffici e delle commissioni. Vengono bocciati strumenti di alta amministrazione, che tutti i Comuni efficienti hanno assunto, come il Bilancio ambientale e il bilancio sociale presentati nell’ultimo Consiglio, che aiuterebbero a governare in modo programmato.
Quello che manca appunto a questa Giunta. Durante il Covid 19 è stata rifiutata qualsiasi collaborazione delle opposizioni, che avevano chiesto semplicemente, come avviene dappertutto secondo le regole democratiche, una Conferenza dei capigruppo alla presenza del Sindaco per confrontarsi. Questo spiega il rifiuto totale della Giunta di costituire un Fondo straordinario per famiglie e imprese proposte dalle opposizioni in modo unitario, benché le risorse finanziare date dal governo nazionale ci siano.
A maggio sono arrivati altri 274mila euro, mentre, parallelamente, si tagliano da parte della Giunta Carizia i trasporti pubblici (come confermato nell’ultimo Consiglio) e la pressione fiscale, con il massimo dell’IMU/Tasi e dell’addizionale Irpef, ha raggiunto il punto più alto della storia umbertidese.
Insomma, il livello di confronto democratico e il livello di gestione amministrativa si è clamorosamente abbassato. E questo preoccupa, perché allo stesso tempo, non è cambiato nemmeno il modo di governare. Le nomine negli enti e aziende gestiti e/o partecipati dal Comune sono tutte politiche e di parte, senza guardare alle competenze. Regna la vecchia partitocrazia. Come prima.
Questo volevano i cittadini quando hanno prestato il consenso a questa coalizione leghista e di destra? Occorre una svolta, a partire da una crisi di Giunta che oggettivamente esiste.