In un’interrogazione, il capogruppo della Sinistra di Città di Castello Giovanni Procelli, sottolinea che “L’emergenza COVID 19 ha causato il blocco delle attività del Paese per un lungo periodo, con la conseguenza di ingenerare una grave crisi economica e conseguenti disservizi che non hanno risparmiato nessun settore; essendo ormai passati alla Fase 3 della gestione dell’emergenza, quella in cui tutte le imprese, gli esercizi commerciali ed i servizi, seppur con le prescrizioni e precauzioni individuate, hanno riavviato la propria attività ed hanno riavviato le aperture al pubblico; già nella Fase 2 della gestione dell’emergenza alcune attività commerciali a rischio, come bar e ristoranti, avevano ripreso la loro attività; pur nel rispetto delle linee guida del DPCM 11/06/2020, anche gli impianti sportivi, palestre e piscine incluse, hanno riaperto al pubblico; per garantire un servizio efficiente rimane fondamentale il rapporto diretto con il cittadino, che non può essere sostituito da un messaggio di posta elettronica, soluzione che tra l’altro non è accessibile ad una platea di persone che per età o abilità tecniche o condizione sociale ne rimane esclusa”. “Considerato – prosegue Procelli – che sono state segnalate da numerosi utenti delle difficoltà riscontrate per poter sbrigare pratiche di affissioni pubblicitarie, dovute alla impossibilità di potersi rapportare con gli addetti al servizio; in alcuni casi, vista la difficoltà a seguire la procedura corretta, gli utenti hanno provveduto ad affiggere ugualmente manifesti pubblicitari in modalità temporanea, senza pagare la tariffa prevista; in alcuni casi, trovando gli uffici preposti chiusi, gli utenti hanno semplicemente lasciato i manifesti da affiggere di fronte all’ingresso, totalmente incustoditi; lo stesso servizio, in altri Comuni del nostro territorio, ha riaperto al pubblico la propria attività, anche se in forma limitata a tre giorni la settimana. Prendiamo atto della proposta governativa che prevede una riduzione delle imposte alle imprese, attraverso la defiscalizzazione del costo del lavoro, per chi sceglie di rinunciare agli ammortizzatori sociali al fine di scoraggiare l’utilizzo del massiccio della CIG e della CI in deroga, azione che favorirebbe la riprese delle attività, un risparmio delle risorse stanziate per gli ammortizzatori sociali e la retribuzione piena ai lavoratori dipendenti”. Per questi motivi Procelli chiede “Se le difficoltà nell’effettuare i controlli sulla corretta applicazione del regolamento di attività, perdurando il periodo di chiusura degli uffici, possano condurre a perdite economiche da parte del Comune; quale sia l’orientamento della Amministrazione Comunale in merito alla riapertura al pubblico del Servizio Affissioni- Cosap- Pubblicità ed in quali tempi tale riapertura potrebbe concretizzarsi, sempre considerata la necessità di applicare tutte le procedure comportamentali idonee al rispetto delle normative di contenimento del virus Covid 19 per la tutela degli operatori e degli utenti del servizio”.
Riapertura al pubblico servizio affissioni Cosap e Pubblicità: la sinistra interroga la Giunta
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