Anche dall’ultimo Consiglio è emerso l’immobilismo, la mancanza di idee e di gestione anche nel quotidiano. Ormai è la Giunta dei no.
Il Direttivo di Umbertide cambia afferma che «il Consiglio del 20 luglio è stato una pietra tombale sulla capacità della Giunta e della maggioranza, peraltro ridotta nelle presenze dei consiglieri, di esprimere una idea della città e di gestione della cosa pubblica». Come analizza il consigliere Gianni Codovini, «questa Amministrazione Carizia è la Giunta dei no. Questa volta, nell’ultimo Consiglio, dietro le proposte concrete di Umbertide cambia, M5S e Pd è stato detto no al Fondo per il sostegno alle famiglie e imprese colpite dal Covid, è stato detto no all’inserimento dell’infermiere di famiglia presso il Distretto sanitario (UC), è stato detto no alla mobilità urbana alternativa e alle ciclabili (M5S), è stato detto no al nuovo asilo d’infanzia (Pd), è stato detto no al Bilancio sociale, è stato detto no alla tutela dei diritti delle donne nel percorso di interruzione della gravidanza. È stato detto no da parte dell’Amministrazione, nel Cda e nell’assemblea dei soci, persino al bilancio della Prosperius, fatto mai avvenuto precedentemente e di notevole gravità.
Ma l’atteggiamento che rende penosa l’intera dialettica democratica e amministrativa è che non viene proposta dai consiglieri della maggioranza, sempre in afasia, o dalla Giunta una proposta alternativa. Niente di niente. Nessun confronto, nessuna capacità di concretezza. Quello che è peggio – aggiunge Codovini – che accanto a questa inadeguatezza ormai palese, anche la gestione quotidiana è inesistente: solo da ultimo la chiusura di Mola Casanova è senza una giusitificazione, mentre sotto gli occhi di tutti è l’incuria del verde pubblico e delle strade, compresa la gestione della zona industriale.
Umbertide Cambia: “Giunta indadeguata, che sa solo di no”
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