Scatta l’operazione “orti puliti” a Citta’ di Castello

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Operazione Orti Puliti a Città di Castello. Gli orti sociali di Città di Castello da ieri, mercoledì 23 settembre 2020, hanno una postazione SOGEPU per lo smaltimento corretto dei materiali prodotti nelle attività di manutenzione del verde che oltre 100 anziani quasi quotidianamente producono. Il rifiuto organico e verde degli orti sarà trattato nell’impianto del Polo integrato di Belladanza e restituito agli anziani sotto forma di SOGECOM, fertilizzante di origine naturale. Per l’assessore tifernate alle Politiche sociali Luciana Bassini e per l’assessore all’Ambiente Massimo Massetti “è una vera e propria operazione Orti Puliti grazie alla postazione per il verde che consente di gestire in modo ordinato ed avendo la giusta capienza il rifiuto ed anche di mettere in pratica una piccola ma significativa economica circolare, visto che lo scarto verrà prelevato da Sogepu, sempre attenta verso queste buone pratiche, e restituito sotto forma di concime. Gli orti sociali oltre ad avere un ruolo fondamentale sul fronte della socialità stanno diventando anche una palestra di esercizio alla salvaguardia ambientale e al consumo consapevole. Riteniamo che siano un fiore all’occhiello del comune perché uniscono le generazioni su due grandi temi del futuro, invecchiamento attivo e ambiente”. Anche il presidente di SOGEPU Cristian Goracci, sottolinea questo aspetto: “Sosteniamo sempre i cittadini che come in questo caso si impegnano per l’ambiente e contribuiscono a ridurre non solo la quantità di rifiuti non differenziabili ma soprattutto l’impatto delle nostre attività su quanto ci circonda”.

Gli orti sociali del Comune nel quartiere Madonna del Latte sono un’esperienza pilota dei primi anni ’80 in Italia e oggi permette a 100 pensionati di coltivare la terra. Gli orti sociali del Comune sono assegnati mediante uno specifico bando a tutti i pensionati che abbiano la propria residenza nel comune di Città di Castello, non abbiano nel proprio nucleo familiare alcun altro componente al quale sia già stato affidato un orto comunale e non siano proprietari, affittuari o beneficiari di terreni di estensione superiore agli 80 metri quadrati. L’assegnazione ha durata triennale, con possibilità di rinnovo per analogo periodo, e comporta il versamento al comitato di gestione di un contributo di 12 euro all’anno per le spese generali. L’affidamento degli orti può essere revocato in ogni momento quando la coltivazione e la cura del terreno venga palesemente abbandonata, insorgano contenziosi che determinino comportamenti inadeguati nei confronti di altri titolari degli appezzamenti o personale addetto alla gestione e alla vigilanza, non venga corrisposto il contributo annuale.

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