“Anche oggi i dati non sono bellissimi, pur se migliori, perché ieri abbiamo avuto otto nuovi positivi, in isolamento nelle proprie abitazioni, a fronte di cinque guariti”. E’ quanto ha dichiarato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta, prendendo atto di come, “a parte i giorni delle festività che avevano segnato un’inversione di tendenza, sia ripreso l’andamento delle settimane precedenti con più positivi, che guariti”. “Nel reparto Covid del nostro ospedale, che è all’avanguardia in Umbria ed è sostanzialmente pieno di pazienti provenienti da tutta la regione, abbiamo inoltre sempre otto tifernati ricoverati, di cui due in terapia intensiva Covid”, ha aggiunto il primo cittadino nel formulare a tutti i migliori auspici di pronta guarigione. “Questo significa che dobbiamo continuare a tenere alta la guardia e seguire tutte le prescrizioni, anche se i numeri, che pure sono sostanzialmente buoni a Città di Castello rispetto al resto della regione, testimoniano come le misure adottate non possano essere sufficienti a sconfiggere il Covid-19, ma servano a contenere l’espansione incontrollata del virus e ad abbassare l’indice Rt, senza essere risolutive”, ha osservato il primo cittadino, ribadendo: “l’unica soluzione è il vaccino, l’unico strumento che abbiamo per debellare il Covid-19 e per uscire da questa situazione di precarietà assoluta nella quale viviamo, che ha grosse ripercussioni in campo economico, sociale, culturale e scolastico”. In questo contesto Bacchetta ha ricordato che “il 7 gennaio rientreranno a scuola i ragazzi delle superiori, con una percentuale del 50 per cento circa in classe e quindi con uno scaglionamento delle presenze per motivi di prudenza”. “Il ritorno a scuola va salutato in maniera molto positiva, da una parte, ma, dall’altra, suscita alcuni timori per le possibili ripercussioni”, ha riconosciuto il sindaco, rimarcando comunque che “con il Covid è necessario convivere e sapere che il vaccino, anche se suscita perplessità e preoccupazioni legittime, è in prospettiva l’unica soluzione che abbiamo per battere il virus ed è un dovere sottoporsi alla vaccinazione”. Bacchetta ha anticipato che “come ci ha comunicato la dottoressa Daniela Felicioni dell’Usl Umbria 1, che ringraziamo per la collaborazione, le prime dosi stanno arrivando anche a Città di Castello e dalla settimana prossima inizieranno a essere vaccinati gli operatori sanitari e gli ospiti della Muzi Betti, che sono le categorie più a rischio, per poi proseguire con il resto della popolazione”. “Ancora per oggi e domani saremo in zona arancione poi torneremo in zona rossa fino all’Epifania, ad esclusione di un giorno”, ha rammentato Bacchetta, evidenziando come sia “l’ennesimo prezzo che dobbiamo pagare sull’altare della sicurezza e del contenimento del contagio, un ulteriore sforzo a cui tutti siamo chiamati”. “Come il Natale, anche il Capodanno sarà molto anomalo, quindi cerchiamo di prendere le cose dal lato positivo, pensando che lo vivremo in famiglia, in modo più intimo e forse più sereno”, ha spiegato il sindaco, che ha rivolto un nuovo encomio ai propri concittadini: “ringrazio i tifernati perché hanno dimostrato, dimostrano e continueranno a dimostrare grande pazienza, grande senso di responsabilità e attenzione al rispetto delle norme”.
Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta “ieri 5 guariti e 11 nuovi positivi. Tenere alta la guardia e rispettare tutte le prescrizioni. Unica soluzione per battere il coronavirus è vaccinarsi”
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