“La comunicazione del Liceo Città di Piero di Sansepolcro agli studenti umbri che dovranno seguire le lezioni nella modalità della didattica a distanza e che sarà impossibilitato loro l’accesso alla didattica in presenza, perché la provincia di Perugia è zona rossa, non è giusta sul piano morale e sostanziale, ma desta quanto meno forti perplessità anche dal punto di vista giuridico, per cui i sindaci di Città di Castello, San Giustino e Citerna si sono già attivati con la Prefettura di Perugia perché prenda contatto con la Prefettura di Arezzo”. E’ quanto ha dichiarato stamattina il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta in riferimento alla vicenda del divieto per gli studenti umbri di accedere all’istituto biturgense a seguito dell’ordinanza della Regione Umbria che ha istituito la zona rossa in provincia di Perugia. Nel riferire che sulla situazione sia annunciata anche una comunicazione della presidente della giunta regionale dell’Umbria Donatella Tesei e del presidente della giunta regionale della Toscana Eugenio Giani, il sindaco tifernate ha auspicato che “questa brutta, antipatica e molto sgradevole vicenda possa finire molto velocemente e sia stata solo un equivoco, perché non è una bella pagina di collaborazione tra città limitrofe”. “Città di Castello è sempre stata molto generosa con tutti, nell’emergenza da Covid-19 ha spalancato le proprie porte, il proprio ospedale, le proprie strutture a persone provenienti da altri territori e che i nostri ragazzi non possano andare a scuola a Sansepolcro non è un bellissimo messaggio ed è comunque un vulnus che va superato”, ha aggiunto il sindaco, che ha dato conto della comunicazione con cui il sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli ha dichiarato che la questione “travalica l’ambito e la competenza del Comune ed è necessario che a livello regionale siano date indicazioni chiare”, riferendo di aver “personalmente contattato sia il prefetto di Arezzo che il presidente della Regione Toscana”, perché è “indispensabile che siano loro, come soggetti di livello superiore, a definire la questione”. “Alcuni anni fa ci fu una grande polemica quando istituimmo a Città di Castello il liceo scientifico e venimmo accusati di voler distruggere lo storico istituto di Sansepolcro”, ha ricordato Bacchetta, che ha evidenziato: “per fortuna l’abbiamo istituito, perché altrimenti sarebbero stati molti di più i nostri ragazzi che oggi sarebbero dovuti stare a casa, piuttosto che andare a scuola”. Il sindaco ha, quindi, aggiornato la situazione dell’emergenza da Covid-19 a Città di Castello, rendendo noto che “nella giornata di ieri i nuovi positivi sono stati 18, a fronte di quattro guarigioni”. “In questa fase i dati ci offrono indicazioni molto chiare sull’aggressività veramente forte del Covid-19 in Umbria e anche nel nostro territorio”, ha riconosciuto Bacchetta, ricordando l’istituzione da oggi della zona rossa in tutto il territorio della provincia di Perugia. “I numeri di Città di Castello erano inferiori rispetto alla soglia della zona rossa, ma è stato deciso dalla Regione di prendere un provvedimento uniforme, omogeneo su tutto il territorio provinciale, e noi non possiamo che adeguarci”, ha puntualizzato il primo cittadino, giudicando “inutile in questo momento fare dietrologie e polemiche”. “E’ chiaro che possono farlo le forze politiche, le istituzioni, invece, non possono permettersi questo lusso, perché devono adeguarsi alle disposizioni, collaborare tra loro e tentare di dare più risposte possibili ai cittadini”, ha chiarito Bacchetta. Il sindaco ha poi ricordato che “si sta lavorando alacremente per adattare il Cva di Trestina alla campagna vaccinale per la popolazione dell’Alta Valle del Tevere, che in questa prima fase sarà rivolta alle persone molto anziane”. Nel ringraziare di nuovo la Pro Loco della frazione tifernate per aver messo a disposizione la struttura, Bacchetta ha anticipato che “mercoledì ci sarà un ulteriore sopralluogo dell’amministrazione comunale e dell’Usl Umbria 1 per vagliare la possibilità di avviare prima possibile questa campagna di vaccinazione, disponibilità dei vaccini permettendo”.
Scuola tra Umbria e Toscana in tempi di Covid-19: Bacchetta e Cestini “ingiusto vietare ai nostri studenti le lezioni in presenza a Sansepolcro. Ci siamo già attivati con la Prefettura insieme ai sindaci di Citerna e San Giustino”
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