“Nella giornata di domani emetteremo un’ordinanza per reiterare la chiusura degli asili nido e delle scuole dell’infanzia per tutta la settimana, con gli elementi scientifici e giuridici necessari a garantire la sua efficacia”. E’ quanto ha preannunciato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta, chiarendo che “la decisione è piuttosto sofferta, ma necessaria, perché è confortata dai dati che ci sono arrivati ieri sera, dai quali si evince che gli indicatori sul contagio sconsigliano a oggi la riapertura delle scuole fino a tutto il fine settimana”. “La decisione con cui il Tar ha sospeso l’ordinanza della Regione per la chiusura delle scuole per l’infanzia nei comuni dichiarati zona rossa ha esposto di punto in bianco i sindaci a dover decidere, senza avere immediatamente disponibili strumenti e informazioni giuridiche adeguate, che sono in capo alla Regione stessa – ha spiegato il sindaco – per cui, mentre alcuni hanno deciso di riaprire e altri di tenere chiuso, noi abbiamo ritenuto opportuno avviare una riflessione, andando alla sanificazione degli edifici scolastici, e attendendo di poter contare a fondamento di una nuova ordinanza su dati certi e sicuri, di cui ora siamo in possesso”. Nel ricordare come il provvedimento di chiusura della Regione fosse stato assunto sulla base dell’analisi compiuta dal commissario per l’emergenza Covid Massimo D’Angelo “che aveva comunicato a noi sindaci come l’attuale fase di espansione del contagio fosse determinata anche, se non soprattutto, dall’aumento dell’espansione del virus tra le persone di età molto giovane, bambini in molti casi e adolescenti”, Bacchetta ha chiarito: “le indicazioni sanitarie che ci arrivano sono univoche nel dirci che non ci sono le condizioni per la riapertura dei nidi e delle scuole dell’infanzia e ci assumeremo per questo la responsabilità di reiterare la chiusura di questi servizi fino alla fine della settimana, così come aveva disposto la Regione, anche se dispiace, perché siamo consapevoli che questo provvedimento è traumatico e crea difficoltà alle famiglie”. “Del resto – ha osservato il primo cittadino – i dati della giornata di ieri continuano a non essere favorevoli, con 17 nuovi casi di positività, a fronte di sei guarigioni”. “Pur calando il numero dei nuovi positivi, da una decina di giorni la crescita delle persone contagiate rispetto a quelle che guariscono è costante ed è il motivo per il quale l’intera provincia di Perugia è stata collocata in zona rossa”, ha puntualizzato il primo cittadino. “La situazione del nostro territorio provinciale continua a essere purtroppo molto difficile e c’è grande preoccupazione per l’eventualità della saturazione dei reparti ospedalieri riservati al Covid”, ha riconosciuto Bacchetta. “La buona notizia di oggi è che stamattina a Città di Castello, presso il Cva di Trestina, sono partiti i vaccini per gli ottantenni”, ha sottolineato il sindaco, nel ribadire che “l’amministrazione comunale sta lavorando alacremente per individuare un’altra sede a nord del nostro territorio, attraverso sopralluoghi che sono già in corso, per dare una copertura omogenea in termini di disponibilità ai nostri cittadini e a quelli del comprensorio, quando partirà la vaccinazione di massa rivolta alla generalità della popolazione”. “Meritano un grande ringraziamento e un grande abbraccio tutti gli operatori sanitari, che, pur vivendo una situazione molto dura, nella quale il personale scarseggia, si accumulano stress e tensioni, non fanno mai venir meno il loro impegno quotidiano”, ha concluso Bacchetta. Nel primo giorno di vaccinazione rivolta agli oltre 6 mila ottantenni del comprensorio altotiberino, sono stati circa 80 gli anziani (classi 1940 e 1941) ai quali è stato inoculato il vaccino Pfizer presso il Cva di Trestina. Negli ambulatori allestiti dall’Usl Umbria 1, con la collaborazione del Comune e grazie alla disponibilità della Pro Loco, le operazioni si sono svolte in modo ordinato grazie alla professionalità degli operatori e alla disponibilità degli utenti. “Siamo contenti di aver finalmente attivato questo servizio importantissimo per la collettività e dell’adesione dei cittadini, che è stata buona”, ha dichiarato il direttore del Distretto Alto Tevere Daniela Felicioni. “In queste prime due settimane vaccineremo gli over 80 e siamo partiti dalle classi di età più numerose in questa fascia, che sono caratterizzate anche da una maggiore socialità e, quindi, da maggiori rischi di venire a contatto con il virus”, ha spiegato Felicioni, che ha anticipato come “successivamente si passerà al resto degli ultraottantenni, con la collaborazione dei medici di medicina generale per coloro che non possano lasciare il proprio domicilio”. “A regime contiamo di vaccinare al Cva di Trestina più di 130 persone al giorno, essendo questo il punto vaccinale di riferimento per gli otto comuni dell’Altotevere”, ha anticipato la responsabile del Distretto territoriale dell’Usl Umbria 1, evidenziando che “la scelta è caduta su una struttura molto spaziosa come questa proprio per aumentare progressivamente le linee di vaccinazione a disposizione dell’utenza”. “Raccomando ai cittadini di prenotarsi attraverso le farmacie, il sito web e il numero verde della Regione, avendo cura di compilare i moduli da presentare nel punto di vaccinazione, in modo da velocizzare le operazioni nel momento in cui accederanno al servizio”. “Stiamo mettendo in campo tutto il personale reclutabile, anche se non è facile reperire medici e infermieri, perché vogliamo combattere questo virus e concentreremo tutte le nostre forze per rispettare gli obiettivi”, ha concluso Felicioni.
Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta “domani nuova ordinanza per reiterare la chiusura dei nidi e delle scuole dell’infanzia. Decisione sofferta ma necessaria:”
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