Mi hanno fatto immensamente piacere le parole del Capogruppo Regionale del Partito Democratico Vincenzo Ceccarelli di presentare un’istanza in commissione consiliare sanità , a favore dei piccoli ospedali in Toscana, “per avere una rete ospedaliera sempre più forte e qualificata anche nei territori periferici”. A breve lui con l’assessore regionale visiteranno l’Ospedale della Valtiberina per definire i livelli di intervento necessari. Vorrei dire al Consigliere Ceccarelli, che l’Ospedale di Sansepolcro, per scelte aziendali relative al D.M. 70/2015 come scritto in una nota informativa del Direttore Sanitario dell’Azienda USL Toscana Sud Est, nel 2018 e riportata dall’Assessore regionale in risposta ad una interrogazione da parte del mio partito, non era altro che un unico Presidio Ospedaliero insieme ad Arezzo . Riporto la nota: “Per tali motivi e traendo profitto dal costituire con Arezzo un unico Presidio Ospedaliero sono state da tempo avviate politiche di “centralizzazione” delle casistiche chirurgiche più complesse, tra cui le urgenze notturne e festive, e di decentramento della casistica chirurgica di minore complessità. Ecco dove siamo arrivati e da dove si deve ripartire. L’Ospedale della Valtiberina deve tornare ad essere UN OSPEDALE, con tutto quello che deve avere un ospedale, partendo dalla Rianimazione e non un presidio con Arezzo. Faccio presente inoltre che i Pronti Soccorsi si chiamano così quando hanno gli specialisti H24, altrimenti sono solo centri di primo intervento come il nostro. Inoltre l’ospedale della Valtiberina dista 42 minuti da Arezzo, a volte è troppo questo tempo per il trasporto di un paziente. Comunque la popolazione della Valtiberina attende con fiducia che le promesse diventino fatti concreti.
Il Consigliere Tonino Giunti
Forse qualcosa si smuove per l’Ospedale della Valtiberina di Sansepolcro? Arriverà la rianimazione? Se lo chiede il capogruppo di Forza Italia Tonino Giunti
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