Nel consiglio di lunedì 29 marzo 2021, il capogruppo di Fratelli d’Italia a Città di Castello Andrea Lignani Marchesani ha presentato un’interpellanza sui controlli anti covid: “Il documento in molte delle sue parti non è attuale anche se datata 6 marzo. Da allora le cose sono cambiate. Lo Stato ha avocato a sé alcune priorità anti Covid. Rimane l’attualità nella parte inerente i controlli consapevoli che in quel particolare momento c’era stata una recrudescenza delle contravvenzioni su divieti di sosta e permessi per residenti, forzando molto la mano. Lo scopo è conoscitivo e propositivo rispetto alla previsione di una presenza sul territorio più massiccia della Polizia municipale non per fare repressione ma per fare prevenzione.
L’assessore alla Polizia Municipale Michela Botteghi ha risposto dicendo che “il Comando è stato interessato da un isolamento fiduciario e non vi erano le possibilità per avere i dati alla mano. Ha la relazione del Comandante con il quale mi sono confrontata e mi piace inquadrare la situazione della Polizia locale in genere, che non ha soltanto il compito di vigilanza e pubblica sicurezza ma anche polizia giudiziaria etc. Per quanto riguarda gennaio e febbraio, per fare rispettare le normative Covid sono state espletate 13 giornate a gennaio e 10 a febbraio per attività finalizzate a controlli e contrasto rispetto le normative Covid.
Sono state fermate 227 veicoli ed è stato contestato un verbale. Sulle attività commerciale e servizi, le ispezioni sono state 20. Per i controlli su parchi e zone aperte al pubbliche, 25 interventi. Mi è stata segnalata la difficoltà di agire perché si incontrano anche famiglie con bambini stante il divieto di giocare sulle aree attrezzate. I Vigili spiegano il divieto. Anche noi riusciamo con difficoltà a capire la ratio delle norme.
L’attività sul territorio c’è, mi piace sottolinearlo insieme ad una concertazione con le altre forze dell’ordine nell’autonomia organizzativa di ciascuno. Il Prefetto supervisiona e c’è stato di recente un confronto anche in vista delle zone rosse. Il Comando risponde al coordinamento con il personale a disposizione, che è il tasto dolente di questo servizio. Ci sono tante attività a cui dare seguito: abbiamo 19 dipendenti e 14 vigili che a turnazione escono, per quello che possono fare, sono presenti nel rispetto della normativa Covid e delle esigenze che comunque rimangono nel territorio. Non c’è solo il Covid.
Sulle violazioni al codice della strada invece non si può soprassedere. Sono 430 le sanzioni, per divieto di sosta soprattutto nel centro storico, 160 relative ad altre sanzioni come il superamento della velocità. L’impiego di maggiore risorse umane da riservare ai controlli contro il Covid è stato organizzato ma siamo sottodimensionati per rispettare il parametro 1 ogni 700 abitanti, stabilito dalla Regione Umbria. Ma i vigili sono in trincea. Gli insulti che alcuni di loro hanno ricevuto anche suo social, danno la conferma che ci mettono la faccia e sono in prima linea anche se questo significa incorrere in cittadini stanchi ed esasperati da oltre un anno di restrizioni”.
Nella replica Lignani ha apprezzato “il fatto che i vigili urbani si espongono e di farsene carico. Bene che non siano seguite denunce, perché ci sono dei precedenti che archiviano queste iniziative. Spendere i soldi del comune con una giurisprudenza negativa, non sarebbe opportuno. I cittadini devono portare rispetto. Dalle risposte emerge che c’è stato lavoro e di questo ringrazio dil Corpo; dall’altra osservo che avranno eseguito degli ordini superiori che avranno riscontro nel bilancio comunale con la previsione delle sanzioni al codice della strada. Valutiamo la distorsione: c’è un’area geografica esclusiva che è il centro storico, nelle altre zone non esiste. Un dato simile crea conseguenze per le attività che operano nel perimetro in cui si concentrano le multe.
Infine valutiamo la differenza tra impatto delle sanzioni per il codice della strada e l’impatto nei mesi difficili della prevenzione anticovid”. L’assessore Botteghi ha aggiunto: “Molte multe nel centro storico sono su segnalazione perché è una zona molto regolamentata e i cittadini spesso chiamamo i vigili per intervenire”.