“Commissionare la riproduzione della CROCIFISSIONE GAVARI per valorizzare il Cinquecentenario di Raffaello”. Castello cambia presenta mozione in consiglio comunale

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“Abbiamo presentato una mozione per impegnare Sindaco e Giunta al fine di trovare risorse e/o finanziamenti per commissionare, a chi si ritenga più professionalmente adatto, una riproduzione della Crocifissione Gavari-Mond da ricollocare nella sua sede originaria, presso la Chiesa di san Domenico, al fine di ricostruire idealmente l’insieme delle opere che Raffaello dipinse a Città di Castello.

La sua ri collocazione potrebbe avvenire a settembre, in occasione della mostra dedicata a Raffaello, in quanto con essa potremo ammirare,almeno in parte, l’originale de il San Nicola da Tolentino. La riproduzione, da realizzare con le tecniche più all’avanguardia in grado di rappresentare fedelmente la pennellata materica di Raffaello, le linee di costruzione e tutte le caratteristiche dell’opera ora ospitata presso la National Gallery di Londra, potrebbe completare la “ricostituzione” dell’insieme delle opere che il Maestro dipinse a Città di Castello e valorizzare l’intera città.

L’itinerario “raffaellita” che verrebbe a crearsi potrebbe partire dall’opera originale lo Stendardo della SS Trinità conservata in Pinacotecae dal San Nicola “ricostituito” in occasione della Mostra “Raffaello giovane e il suo sguardo” e continuare con lo Sposalizio della Vergine, già riprodotto in alta definizione e ottimamente ricollocato nellaChiesa di San Francesco per finire appunto con la Crocifissione Gavari-Mond, posta presso l’originaria sede nella chiesa di San Domenico che conserva ancora l’originale cornice in pietra serena, stimolando un percorso in tutto il centro storico, capace di attirare ulteriormente turisti e amanti dell’arte. 

Ovviamente serve un investimento che il Comune dovrebbe fare o per il quale reperire risorse pubbliche o private anche perché attualmente la Mostra su Raffaello resta in Umbria l’unico momento di celebrazione ancora in essere per il Cinquecentenario del Maestro urbinate, che, ancora giovanissimo, a Città di Castello compose i suoi primi  capolavori. 

Un investimento che non avrebbe solo risvolti culturali e storici ma anche di ulteriore attrattività per viaggiatori, turisti e amanti dell’arte, se opportunamente raccordato con l’evento principale della Mostra e se pubblicizzato con una efficace comunicazione mediatica. Abbiamo inoltre nella nostra città un’azienda di grande professionalità in questo campo, la Bottega tifernate, che ha firmato riproduzioni commissionate a livello nazionale e internazionale, le ultime delle quali sono state ammirate da tutti nell’importante fiction televisiva “Leonardo”.

Consapevoli che la situazione pandemica e l’emergenza sanitaria in corso hanno reso impossibile celebrare come dovuto qualsivoglia anniversario e ricorrenza di quest’ultimo anno, le iniziative e lecelebrazioni per il Cinquecentenario di Raffaello potrebbero segnare l’inizio del rilancio della nostra città.

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