Studenti in azione ha in questi giorni accolto con scetticismo reverenziale la notizia del rientro della quasi totalità degli alunni all’interno dei plessi scolastici, visto che sia per quanto riguarda gli spazi disponibili e sia per quanto concerne i trasporti la situazione è rimasta la medesima del settembre scorso, ritenuta fino a pochi giorni fa pericolosa per tutti.
Avremmo preferito piuttosto si puntasse al rientro della maggioranza dei ragazzi frequentanti le classi prime ( che purtroppo non hanno potuto minimamente ambientarsi nel mondo della scuola secondaria di secondo grado, mondo complesso e sicuramente fondamentale per la formazione di e ogni singolo adolescente), e i frequentanti delle classi quinte, che si apprestano invece a compiere uno degli esami più importanti della loro vita, e facendo di conseguenza terminare questo ultimo mese di DAD agli iscritti degli altri anni. Riguardo l’esame di maturità invece, siamo ben felici di apprendere la notizia del suo svolgimento in presenza. Di fatto simile a quello dell’anno scolastico 2019/2020 con l’unica differenza del maggior preavviso. Ciò sta quindi a significare che i maturandi avranno un tempo più lungo per redarre il proprio elaborato, per preparasi al meglio sull’eventuale materiale che sarà fornito sul momento, dalla commissione completamente interna (che conosce qui di bene ogni peculiarità dell’alunno) con l’unica eccezione della presidente, per la breve discussione e per impostare nel migliore dei modi la presentazione della propria esperienza di PCTO.
Anche se avremmo preferito che la fascia di assegnazione dei crediti, in particolare quelli extrascolastici fosse stata rivista in quanto la maggior parte delle attività non si sono potute svolgere causa pandemia. Mattia Vagnetti coordinatore Studenti in Azione Perugia