Il consiglio comunale di Città di Castello esamina il bilancio di previsione

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Il protrarsi dei lavori oltre l’orario del coprifuoco ha interrotto il dibattito sul bilancio di previsione del comune di Città di Castello, all’ordine del giorno della seduta di ieri, lunedì 10 maggio 2021 del consiglio comunale.

Sintetizzando i contenuti del bilancio previsione, già presentato in commissione, Vincenzo Tofanelli, assessore alle Finanze, ha detto: “Anche per quest’anno eliminiamo la COSAP, unificata nel canone patrimoniale. Auspichiamo che il governo ci restituisca il gettito, nel caso lo metteremo a disposizione dei concittadini. Gli esercenti potranno raddoppiare gli spazi senza costi, dove possibile. Tutte le attività commerciali locatarie del comune avranno il 50% di abbattimento. E’ un segnale che potrebbe essere colto anche dai soggetti privati. 220 codici Ateco per 1000 circa utenti avranno una riduzione della Tari per 200mila euro. Anche se è indicata come posta a bilancio non è definita, perchè definiremo il piano economico finanziario entro giugno. Dal rendiconto, già depositato, ci sono importanti avanzi che potremmo utilizzare. Per la Tari i costi devono essere coperti dal servizio ma si aggiungeranno anche altre 500mila euro ad ulteriore sconto di un gettito di circa un milione e mezzo. Il governo quest’anno ha dato dal cosiddetto fondone 645mila euro. Speriamo che sia potenziato. I servizi a domanda individuale sono rimasti invariati nelle tariffe: alcune sono ferme da otto anni ma lo abbiamo fatto per rendere accessibile la soglia. Anche il contributo di 51mila euro per le mense biologiche è stato utilizzato per ridurre i costi finali alle famiglie oltre naturalmente al rimborso per chi non ha usufruito. Confermati i 4 asili comunali. Imu inalterata, così come addizionale comunale, progressiva. Sull’Irpef abbiamo ritenuto di andare incontro a chi è stato maggiormente colpito dal Covid. Se avremmo altre risorse le dislocheremo sui settori non toccati da questa manovra. Al sociale 155 mila euro diretti a anziani, affitti, affidi, confermando gli aiuti del 2020. Con il bilancio saniamo anche una situazione pregressa: la partita del 2019 che nel rendiconto presentava 445 mila di disavanzo. Con il risultato del rendiconto 2020 ripianeremo e avremmo ancora risorse per altri interventi. Chiudiamo cinque anni di governo: siamo soddisfatti di non lasciare nessun debito, un bilancio solido con i conti in ordine, non tutti lo possono dire. Mi sono inserito da due anni in un settore complesso come il bilancio ma anche in condizioni di pandemia abbiamo cercato di fare investimenti come quelli sulle scuole. Il prossimo anno partiremo con un tesoretto di quasi un milione in più: 120mila euro per le scuole, 300mila euro per elezioni di ottobre, le spese legali del Lascito Mariani che la Asl dovrebbe restituirci, un contratto COSIP che ci farà risparmiare 200mila euro con servizi per un valore di 300mila euro. Queste economie sono già nei numeri del bilancio. Le partite più importanti. Tari per una posta di circa 8 milioni e 940mila euro, poco più dell’anno scorso. Ci sono dentro le riduzioni e l’aumento Arera che l’anno scorso abbiamo sterilizzato e coperto con il bilancio. L’aumento quest’anno sarà quasi nullo. 3milioni e 500 per l’Irpef, Imu 7 milioni e mezzo, 645mila euro di trasferimenti Covid, i servizi a domanda individuale 2 milioni e 80 e contribuiamo con oltre 3 milioni. Indebitamento rispetto ai mutui siamo all’1, 76 per cento, contro 10 di massimo. 13 milioni di investimenti, alcuni non completati 8 pregressi e 5 nuovi: viabilità, scuole, 440 mila sicurezza stradale, nel 2021, strade cimiteri, il tetto del teatro degli Illuminati e altri interventi di minore importanza. Abbattimento barriere architettonica, compresa l’accesso alla Sala del Consiglio. 5 milioni 236mila euro per le scuole cofinanziati. Sul personale stiamo integrando le professionalità per aumentare l’efficienza delle funzioni”.

L’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini ha aggiunto: “160mila euro per il territorio ma su ulteriori risorse chiedo un impegno perché il tessuto sociale delle famiglie è peggiorato creando situazioni su cui è necessario intervenire. In parte siamo intervenuti per Family Help e abbattimento divario digitali ma non sono bastati per tutti, dobbiamo aumentare Isee per accesso a agevolazioni e inserire chi è stato penalizzato nella pandemia. Siamo uno dei pochissimi territori che abbiamo usati tutti i fondi a disposizione”.

Marcello Rigucci, consigliere comunale del Gruppo Misto, ha detto: “Non vengono riportati gli interessi bancari dei cittadini che sono aumentati. Non c’è previsione per il 2021. Dal 2017 meno dipendenti ma un incremento di spesa non per il personale ma per ferie pagate? Un’amministrazione ha 3milioni di euro di ferie non godute. E’ inaccettabile anche che i revisori dei conti non ammettono di finanziare la strada di Bisacchi ma si finanzia in modo indiretto, oltre al già fatto altri 250mila euro. Per alcune strade vicinali hanno contribuito quasi interamente ma poi il mio emendamento mi viene rifiutato. Fanno i garanti anche delle strade vicinali. 550mila euro sui CVA a cui non si tolgono 50mila euro per il Parco di Rignaldello. Ma bisogno finanziare CVA e le strade vicinali per fare piacere a qualcuno. La frana di Sant’Andrea risale a 15 anni fa. Da 350mila euro è finanziata a 500mila euro quando sarebbero sufficienti 50mila euro. 250mila euro per ripulirla strada dell’Antirata. Il Cva di Lugnano dove ci sono quattro gatti e il presidente del consiglio è finanziato. Palazzo Vitelli a Sant’Egidio della Fondazione Cassa di Risparmio ha danneggiato le mura con la vegetazione ma gli diamo un milione e cinquecentomila euro. Le mura di palazzo Vitelli alla Cannoniera oltre 150mila euro per un cancello e dentro ci sono ancora le barriere architettoniche, un milione di euro per il torrente Scatorbia e 200mila euro per il campo sportivo che è in dissesto. A Petrelle concesse cose scabrose: vietato il razzolamento ma sono state date concessioni edilizie. I revisori non facciano i politici. Sulla Tari: fate pagare le tasse anche a chi è stato sempre chiuso. Mi sono stati bocciati tutti gli emendamenti”.
Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha detto: “Non è vero che le tariffe sono invariate, il Covid ha provocato cambiamenti profondi nella società. Irpef, IMU e Tari dovevano essere rivisti che sono i gettiti maggiori. Neanche i nostri emendamenti sono stati accettati. Avete incassato nel 2018 800mila euro di Irpef per mettere a posto il bilancio; Perugia ha messo 4 milioni di riduzione della Tari, voi 200mila euro. C’è il problema dei cittadini che pagano le tasse. La soluzione era regolare con l’Isee. I soldi per il disagio ambientale lo dà la Regione. Non prendete anche i meriti degli altri. Nelle commissioni non avete accettato niente. Avete deciso un vostro bilancio. Che vuole dire che più avanti si può fare di più? Quando lo decidete e come? Gli affitti commerciali li pagano tutti: lo sgravio del comune crea dei vantaggi per alcuni e penalizzazioni per altri. Un altro problema sono i crediti fuori bilancio in crescita, si profila un condono, tra 2000 e 2005, ma gli elementi di incassi diminuiranno. I risparmio dovuti al Covid – trasporti scolastici e trasporto pubblico. L’elenco dell’assessore nasconde la filosofia del bilancio: non c’è progetto ma redistribuzione. Non è sufficiente in un momento così critico. Voi continuate a chiedere ai cittadini anche in questo momento”.
Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia, si è detto colpito “per il modo semplicistico in cui è stato redatto questo bilancio. L’assessore ha ammesso che è ricco e virtuoso ed ha un avanzo di bilancio ma il comune deve redistribuire questa ricchezza che deriva anche dalla situazione di Covid, con denaro trasferito da altri enti. In altri comuni la Cosap è stata eliminata da tempo. Quando l’abbiamo chiesto ci è stato detto che non si può fare. L’assessore fa slogan: raddoppiato lo spazio per ristoranti e bar. Bisogna ricreare la stessa metratura interna. Bisogna investire, i soldi ci sono. Bisogna rimodulare le tariffe e i contributi. Per un comune di sinistra, chiederemo di più a chi ha meno o a chi lavora non va bene. Abbassiamo le soglie Isee per aiutare chi ha bisogno. Non possiamo però illudere i cittadini che il comune possa far fronte a una maggiore povertà, il denaro deve essere investito nell’economia. In questo dobbiamo essere virtuosi non nel riempire le casse comunali”
Giorgio Baglioni, capogruppo della Lega, ha detto: “Nel 2022 e 2023 c’è un aumento delle entrate, ed è un ottimistico perché per aumentare il gettito o aumenti l’aliquota o ampli la base imponibile. Il rischio di un decremento delle entrare quando ci sarà lo sblocco dei licenziamenti è possibile. Nel sociale gli interventi si dimezzano, per i disabili, le famiglie, l’esclusione sociale; più risorse potevano essere collocate nello sviluppo economico e competitività. A fronte di una situazione attuale, abbiamo guardato al presente per tamponare la situazione ma ci sarebbe stato bisogno anche di interventi di medio periodo per investire nella crescita dei nostro territorio”.
Mirko Pescari, capogruppo del PD, ha detto: “C’è bisogno di una maggiore sobrietà. Un comune della nostra Regione è riuscito a fare una variazione ad un bilancio 2020 mai approvato, il comune di Montefalco. Come si fa a dire che il bilancio di Città di Castello ha dei problemi? E’ stato detto anche per il disavanzo di 400mila euro, che era di natura contabile più che effettiva. La relazione dell’assessore ci informa che dovremmo recuperarlo interamente. Non possiamo spalmarlo in 15 esercizi. Sono molto soddisfatto per agevolazioni Tari da 200mila euro per le attività penalizzate dalle chiusure. Dall’avanzo di bilancio, se confermato, si potranno ampliare gli aiuti. Dobbiamo riuscire a fare fronte comune con i cittadini ma l’ente non può rimediare a tutto. Abbiamo fatto molto meglio anche di comuni vicini. Chiedo però di rivalutare la classificazione dei servizi, che ha conseguenze concrete. L’accesso al diritto allo studio, ad esempio, non sono a domanda individuale ma essenziali. Dovremmo prendere in esame il pronunciamento della Corte dei Conti la differenza sulla qualificazione. Rinnovo l’invito. Il PD sa distinguere le proprie responsabilità di natura istituzionale e le valutazioni sulle scelte di legislatura. Non ci appartiene di scendere su un piano ricattatorio. Rigettiamo questo piano e chi ha queste argomentazioni non merita la fiducia dei cittadini”.
Vittorio Morani, capogruppo Psi, ha detto: “L’assessore ha lavorato bene e in modo trasparente senza lasciare indietro nessuno e con un bilancio sano. L’Amministrazione ha preferito lascire i conti in ordine. Attraverso il bilancio si comprendono le aspettative della comunità. Con l’approvazione il bilancio ci permette di continuare la ricostruzione post Covid, vicina ai cittadini. Il lavoro è stato complesso per aiutare le famiglie in difficoltà e il cambiamento. Stiamo programmando per rimettersi in moto e ritrovare la voglia di essere tifernati. Il bilancio è in equilibrio sta sviluppo sociale e economico con un’attenzione particolare ad attività chiuse. Un risultato importante è la viabilità una volta ultimate le asfaltature. Tasse e tariffe non sono state aumentate e i servizi sono rimasti gli stessi con la stessa qualità. La lotta all’evasione è in linea con l’equità. C’è l’impegno per la sicurezza degli edifici scolastici su tutto il territorio. Confermiamo anche i progetti la messa in sicurezza e la tutela del territorio con sorveglianza. Anche nella cultura tutti gli obiettivi sono stati centrati per una città sempre più vivibile e attenta al sociale. Abbiamo un nuovo prg, anche se stenta a partire, per i giovani e per fare cassa. Se coglieremo le occasioni, anziché il milione di permessi di costruire, ne avremo molti di più. Bene il superbonus. Bene aiuto ad attività chiuse con Cosap e Tari. Il bilancio ha avuto il via libera anche dai sindacati”.
Vittorio Vincenti, consigliere di Tiferno Insieme, si è chiesto: “E’ un bene che il comune non ha un debito? La manutenzione delle strade non è una vittoria politica ma un dovere della macchina pubblica. Se c’è un punto di scostamento per la manutenzione straordinaria delle strade, chi può obiettare? Il consigliere Rigucci ha chiesto di spostare i soldi da Cva alle strade: perché non si può fare? E’ una scelta. Se c’è un avanzo di oltre un milione di euro e va redistribuito, lo mettiamo tutto nella normale amministrazione? Ridurre le locazioni del comune del 50% è molto ingiusto. Sono spesso affitti di attività commerciali e questa è concorrenza sleale verso chi affitta da privati. I revisori dei conti ammettono questa misura e negano di spostare i soldi da una cespite ad un altro. Tra Cva e Parco dei cigni qual è l’incongruenza? Il bilancio sulle partecipate, Sogepu, Polisport e Farmacie. Su Polisport bene blocco tariffe perché sport è sociale. Ma Sogepu e Farmacie dove sono gli utili di bilancio. E’ sufficiente dire che Sogepu non ha approvato il bilancio. Città di Castello è rappresentata ovunque e non abbiamo un centesimo dal Recovery Plan. Riflettiamo destra, sinistra e centro sui nostri rappresentanti. Infine manca il regolamento Cosap. L’allargamento indifferenziato sulla base dello spazio crea concorrenza sleale”.
Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha detto: “Gli annunci su Rinascimento e contemporaneità sono rimasti senza poste, c’è un saldo demografico e migratorio negativo, ma non ci sono in bilancio previsioni di aiuto e sostegno alla natalità. Non c’è niente sull’occupazione femminile, niente sui giovani, che hanno sofferto di piàù dal Covid, anche sul sociale, interventi non sufficienti”.
Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Forza Italia, ha commentato: “Un bilancio di dichiarazioni politiche e di numeri complessi che nasconde dietro le partite di giro tra Stato, Comune e attività professionali una pressione fiscale in aumento per le famiglie. E’ doveroso chiarire che i bilanci di questi anni sono di ancor più difficile lettura perché impostati su trasferimenti di ristori per l’emergenza Covid da parte dello Stato che sono stati caratterizzati anche da linee di indirizzo ed interpretative mutevoli.
Ma è fuori dubbio che l’attività dell’Amministrazione comunale si è limitata all’essere cinghia di trasmissione non sempre efficiente e tempestiva di ristori del Governo dovuti e comunque insufficienti. Lo stesso ampliamento del suolo pubblico per le attività gratuito è determinato da questi contributi governativi tanto e vero che non emergono scostamenti d’entrata rispetto al 2019 per queste poste di bilancio. Soprattutto nell’addizionale IRPEF su cui si poteva agire ripristinando i 15000 euro di no tax area è evidente negli ultimi anni un aumento del gettito, certificato dai numeri, che ha colpito i più deboli .
Per non parlare della TARI ancora nel campo delle presunzioni perché la tariffa non è stata fissata ma che sarà sicuramente più alta dello scorso anno visti anche gli oltre 500000 euro di aumento d’entrate messi nel documento di bilancio. In sintesi gli sgravi per le attività determinati da rigide scelte nazionali e compensati da entrate governative avranno come contraltare un aumento di pressione per le famiglie. Si dà atto che i servizi a domanda individuale rimangono fermi ma francamente nella situazione attuale è il minimo sindacale. Un bilancio di fine consiliatura, in cui emergono anche i fallimenti programmatici sul fronte delle partecipate rimasto immobile dal 2016 nonostante gli impegni di fusione e dismissione presi, in cui è mancata qualsiasi impronta politica lasciando alla burocrazia mano libera nella gestione decisionale”. .
Marco Gasperi, capogruppo del Gruppo Misto, ha detto “Manifestiamo tutto l’apprezzamento possibile all’Assessore al bilancio, Vincenzo Tofanelli, che ha dimostrato una grande passione ed un impegno non comune nel gestire questo momento così delicato. Tuttavia, non possiamo esimerci dal dichiararci, non tanto insoddisfatti quanto preoccupati da ciò che è emerso durante la seduta di ieri sera. Una delle proposte presentate ieri sera verteva sul taglio degli affitti di tutti quei locali di proprietà del Comune, che non tiene minimamente conto del rischio di trattare i propri concittadini in modo iniquo; ciò che si risparmierebbe dovrebbe essere ridistribuito, invece ad oggi questa manovra può rappresentare solo un’opportunità per pochi e un dumping per tutti. Ci sono alcune emergenze, come ad esempio i rimborsi spese per delle trasferte di un singolo individuo di quasi 20.000 euro in un anno, dato veramente insostenibile se si pensa che è relativo ad un anno in pieno COVID -19 e quindi non si capisce bene dove dovrebbe essere andato. Abbiamo fatto notare che la nostra maggiore partecipata ha avviato una campagna di assunzioni deleteria, andando a piazzare famigliari e amici che vengono assunti ovviamente senza concorso. Questo e molto altro ancora mentre in una frazione come Promano vengono respinte le richieste per l’acquisto di uno scivolo.
La verità è che è sempre più evidente il fallimento di questa politica che mostra ai suoi concittadini un bilancio previsionale riempiendolo di slogan e che invece aumenta l’addizionale irpef per le fasce più deboli, non prevede aiuti collettivi dai disavanzi (e ci chiediamo se il motivo possa essere legato al poter utilizzare quei soldi in campagna elettorale), assume famigliari ed amici pagati con i soldi pubblici, ecc. ecc. Da tenere presente è che una volta che tutti gli eventuali nuovi assunti nelle varie pieghe politiche avranno votato, dovremo comunque continuare a pagargli lo stipendio fino alla pensione”.

Gaetano Zucchini, capogruppo dei Democratici per Città di Castello, ha difeso “l’approccio ad un bilancio sano. Il comune ha mantenuto molti servizi nella cultura, nello sport, avremmo preferito avere disponibilità economiche superiori per dare ristoro ai nostri concittadini. La pandemia lascerà strascichi molto lunghi e penosi, già adesso c’è chi bussa alla porta della Caritas o ai servizi sociali. Pensiamo a loro nell’avanzo. Forse recupereremo maggiori economie, potremmo implementare gli interventi. Questo territorio sta diventando dimenticato nei piani di programmazione degli enti superiori. Dobbiamo attivarci perché l’osservazione di Lignani ha un suo risvolto reale e il territorio trova difficoltà ad avere spazi di attivazione economica: piastra logistica, FCU, ex ospedale, infrastrutture..”.
Giovanni Procelli, capogruppo de La Sinistra, ha detto: “questo bilancio è anche un momento di verifica della legislatura. Come presidente della Commissione Servizi ritengo il momento più alto l’approvazione del regolamento per i fitofarmaci, ottenuto grazie all’intervento dell’assessore Massetti. Ma ora c’è l’insulto per consiglieri ed anche assessori. Il piano dei trasporti locali dovrebbe essere rivisto, sono spesso vuoti; sono perplesso su sponsorizzazioni: Sogepu doveva sostenere solo la cultura ma ora dà contributi a tutto. E’ oltretutto un azienda che lavora in regime di monopolio a che le serve la pubblicità. I politici definiti incompetenti sono stati corretti, onesti e rispettosi di tutti. In realtà Farmacie tifernati ha versato il contributo al comune a differenza di altre. In questi anni ho sempre detto che Città di Castello è dimenticata ma non sono manicheo. Il Recovery found è uno scandalo”.
Per Filippo Schiattelli, capogruppo di Unione civica Tiferno, “Se chiedessimo ai nostri concittadini, ci chiederebbero di non penalizzare i più poveri ma è quello che fa questo bilancio. I redditi da 13mila a 15mila euro sull’Irpef specialmente oggi vanno aiutati e già un anno fa l’assessore fece la promessa di rivedere l’Irpef. Lo stato ci ha girato almeno due milioni, si poteva fare, a fronte di un impegno preso. Quando parlate della Tari, la riduzione è lineare mentre sarebbe stato meglio allocarla sulle realtà che hanno subito una penalizzazione e sono stati veramente chiusi. La partita di bilancio sul sociale è la medesima. Non sono aumentati. Sull’avanzo di bilancio, bene che ci sia, la prudenza contabile è sacrosanta ma tornando ai manichei, tra i due estremi c’è una via di mezzo. Troviamo delle situazioni efficenti. Siamo di fronte a risorse che non vengono impiegate oggi nonostante i drammi di oggi per portarle più avanti. Perché ci sono le elezioni: strade e mura urbiche previste a ridosso delle urne. Abbiamo il tempo: oggi non scade niente, facciamo un’altra riflessione. Non credo che sia un bilancio da votare nell’interesse dei nostri concittadini. Possiamo fare di meglio”.
Il sindaco Luciano Bacchetta ha detto: “Già l’anno scorso si gridava al semidissesto. Non si è verificato. E’ un bilancio ottimo, ringrazio l’assessore Tofanelli. Abbiamo fatto il nostro dovere in pieno. Un lavoro prudente anche perché lasceremo a chi verrà finanze in ordin. Qualcuno lo ha fatto anche in questa città ma non è corretto. Abbiamo un attivo consistente. Sono stati compiuti atti lungimiranti seri con un abbassamento della pressione fiscale. In fase pre elettorale non si vuole riconoscere i meriti e saranno i cittadini a valutare. Ma c’è un certo nervosismo mentre dovreste essere molto contenti. C’è stato un accenno importante sulla burocrazia: sono d’accordo. Qualunque amministrazione pubblica deve fare i conti con una pletora di leggi e controlli di aggirare continuamente norme che pongono paletti, vincoli divieti ed è un problema. Non capisco la polemica sugli affitti: il comune può disporre per sé non per i privati. Mercoledì inaugueremo i lavori alle mura urbiche, completeremo gli asfalti, rimane in sospeso la piastra logistica ma stiamo aspettando il bando della Regione. Presto ci sarà l’incontro con la Fondazione Burri, che passata l’emergenza Covid, diventerà operativa sul suo progetto. Manterremo tutti gli impegni assunti. Mi domando che cosa sarebbe successo davanti ad un bilancio critico. E’ un bilancio ottimo pur di non votarlo ho sentito consiglieri arrampicarsi sugli specchi”.
Castello Cambia con Unione Civica TIferno Tiferno e Marcello Rigucci del Gruppo Misto hanno presentato gli emendamenti, ritenuti non ammissibili. Il primo sulla rimodulazione dell’Irpef per ridurre l’aliquota della prima fascia e incrementare quella con i redditi più alti per non variare il gettito. Il secondo sul una variazione della posta di bilancio dal CVA al Parco dei Cigni. I proponenti hanno dichiarato che i tempi per la controdeduzione erano troppo stretti.

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