Umbracque e Colorglass nel questiontime del comune di Città di Castello

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Umbracque e Colorglass gli argomenti della seduta di question time che nella convocazione di lunedì 10 maggio 2021, il consiglio comunale di Città di Castello ha riservato ad interrogazioni ed interpellanze.
Umbracque. “Nel bilancio 2020 di Umbracque le spese di ripartizione riguardano cifre piuttoste alte” ha detto Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, nella seduta del consiglio comunale di Città di Castello del 10 maggio 2021 dedicata al question time “ci sono interruzioni e lavori intermittenti in molte zone. Questi episodi accadono spesso in punti critici, oggetto di interventi ripetuti. E’ normale, è un cattivo metodo istruttorio, ci sono criticità.

Chiediamo un risarcimento da parte della società per i cittadini e di riportare il servizio idrico sotto la guida dell’Amministrazione”. L’assessore all’Ambiente Massimo Massetti ha detto; “Umbracque è stata spesso oggetto di dibattito. In questa fase le segnalazioni del consigliere Rigucci, la società riferisce che è tutto gestito tramite piattaforma telematica, nella normativa non è previsto il risarcimento ma visto che si è insediato da poco il Consiglio di Amministrazione rinnovato potremmo incontrarlo on line entro giugno sia per conoscenza sia per proporre miglioramenti al servizio”. “Bene l’incontro in commissione” ha commentato Rigucci, aggiungendo “Umbracque paga gli affitti su immobili e impianti del comune? Discutiamo di tutta la tematica”.
Colorglass, stato attuale.

Marco Gasperi, capogruppo del Gruppo Misto, ha invece riportato all’attenzione del consiglio la questione di Colorglass con una interpellanza, “sulla attuale situazione. Non vuole essere polemica, avendo l’azienda sospesa la produzione ma ci sono ancora gli abuso edilizi, a carico di chi sono? Sono confermati i reati del codice penale e questa Amministrazione ha fatto i controlli sul tessuto del Trestinese? In questo momento tante problematiche ambientali di benessere sono sentite. Chiedo di nuovo un tavolo per raccogliere le problematiche preventivamente o come segnalazione per essere gestite. Avevo chiesto di reintrodurre le consulte, mi era stato promesso ma non è mai avvenuta”. Rigucci ha aggiunto: “Il problema di Colorglass al momento è l’amianto. Il comune deve imporre lo smantellamento, i tre anni concessi dalla ASL sono passati.

L’esposizione all’amianto è danno biologico. Ancora l’assessore all’Ambiente Massimo Massetti ha specificato: “Abbiamo fatto tanti consigli e incontri con la popolazione preoccupata per la coesistenza con questa azienda ma anche impianti limitrofi. Arpa ed Asl erano al fianco delle istituzioni e hanno fatto il loro egregio lavoro a tutela dei cittadini. Anche come prg abbiamo messo dei limiti all’insediamento di alcuni impianti produttivi. A gennaio 2020 l’Arpa nella conferenza dei servizi ha chiesto di fermare l’attività e di dare seguito alle prescrizioni. Da qui la decisione di trasferirsi nel giugno scorso. Sugli abusi sono state fatte sanatorie, i capannoni c’è un interesse di altri imprenditori per riqualificare e qui c’è il problema dell’amianto che è a carico della proprietà. Sugli altri elementi di rischio Arpa non ha comunicato altro, se fossero rimaste criticità, sicuramente, a prescindere dalla produzione, Colorglass avrebbe dovuto provvedere.

Possiamo comunque accertarcene con una comunicazione ad hoc”. Gasperi nella replica ha detto: “Grazie della risposta più che soddisfacente. Prendo atto della sanatoria, evidentemente verificata l’assenza di rischi per la salute dall’amianto. Il monitoraggio sul territorio, grazie del lavoro svolto e sono soddisfatto che non ci siano problematiche da segnalare. Bene la richiesta di una verifica”. Rigucci: “Asl dava tre anni e sono trascorsi per rimuovere l’amianto, bisogna toglierlo e il Comune deve richiamare la società”. Su questo Massetti ha garantito verifiche immediate.

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