Situazione in chiaroscuro per il Superbonus del 110% per l’edilizia: “Seppur positivo, lo spostamento a metà 2023 del Bonus per gli edifici plurifamiliari non elimina quell’incertezza che fino adesso era stata di ostacolo alla ripresa del settore dell’edilizia: c’è assolutamente troppa confusione sul futuro del provvedimento ed è necessaria una proroga completa per la ripartenza degli investimenti delle imprese e dei cittadini puntando tutti insieme anche agli obiettivi di transizione ecologica”.
A dirlo è il presidente della Federazione Edilizia di Confartigianato Arezzo, Giordano Cerofolini, che rivendica quindi il buon risultato del meeting nazionale che ha visto protagoniste le associazioni di categoria del settore, Confartigianato, Cna e Casartigiani proprio dedicato a questo incentivo.
“A livello locale – spiega poi Cerofolini – abbiamo molte opere già cantierabili ma in realtà ferme a causa di una burocrazia lenta, che danneggia non solo la filiera ma anche le stesse Amministrazioni che potrebbe incamerare cifre rilevanti per effetto delle sanatorie da effettuare. Da poco, su questo, abbiamo ricevuto aperture positive dagli incontri con i Comuni del nostro territorio, che hanno annunciato la loro disponibilità a lavorare a favore dell’applicazione del 110%, ma la strada della sburocratizzazione è lenta e insidiosa e i tempi di accesso ai documenti necessari a dare il via ai lavori sono assolutamente inaccettabili e rischiano di bloccare il rilancio del settore”.
“A questo punto – insiste il presidente della Federazione edilizia aretina – sarebbe molto importante arrivare, a livello nazionale, ad una profonda opera di sburocratizzazione per consentire allo strumento di esprimere il suo potenziale ora fiaccato dal fardello insostenibile della burocrazia stessa”.
“Altro problema gravissimo – approfondisce Cerofolini – è che il settore è alle prese con inaccettabili fenomeni di speculazione, con aumenti ingiustificati dei prezzi delle materie prime e dei materiali da costruzione, e con un allungamento altrettanto ingiustificato dei tempi di consegna delle stesse materie prime da parte dei fornitori. E’ un fenomeno che denunciamo da tempo e che in questa fase così delicata della nostra economia rischia di far perdere una grande occasione di rilancio, con le impresa strozzate in una forbice in cui da una parte ci sono i tempi lentissimi della burocrazia, e dall’altra il progressivo aumento dei costi di produzione”.
“Su questo – conclude il rappresentante artigiano – sarebbe fondamentale realizzare un Tavolo nazionale sulla filiera dell’edilizia, perché appare essenziale fornire certezze agli imprenditori e ai cittadini, per consentire loro di programmare gli interventi previsti dall’incentivo. In caso contrario, avremmo sprecato la grande occasione rappresentata da una misura, il Superbonus, che la stessa Commissione europea ha indicato tra le più efficaci per rilanciare lo sviluppo”.