A Città di Castello tappa del progetto “Fil Rouge: Staffetta della Solidarietà”, pellegrinaggio da Rimini a Roma

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“Ci siamo uniti con entusiasmo al viaggio attraverso 30 comuni promosso dall’Avis e dall’AIL di Rimini, come doverosa condivisione dell’importanza di sensibilizzare l’opinione pubblica alla donazione del sangue, alla ricerca per la diagnosi e la cura della leucemia e alla donazione del midollo osseo, gesti di generosità e amore per il prossimo che è indispensabile sostenere con forza, tanto più guardando a un post Covid-19 nel quale il mondo del volontariato dovrà essere una delle forze trainanti della ripresa e della coesione sociale”.

L’assessore alle Politiche Sociali Luciana Bassini ha sottolineato così il patrocinio concesso dal Comune di Città di Castello al progetto “Fil Rouge – Staffetta della Solidarietà” nell’incontro di ieri nella residenza municipale nel quale, insieme al presidente dell’Avis di Città di Castello Marcello Novelli, ha accolto il presidente dell’Avis di Rimini Pierfrancesco Bruno, protagonista di un pellegrinaggio dalla città romagnola a Roma, attraverso le 30 sezioni dell’Avis delle città che si trovano lungo un itinerario che comprende quattro regioni e sette province. L’arrivo nella Capitale coinciderà con la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, in programma il 14 giugno. “Abbiamo deciso di farci portavoce dell’importanza di supportare e rilanciare il valore della donazione del sangue e della ricerca scientifica sulle leucemie, i linfomi e il mieloma, dando una spinta alla ripartenza delle attività di volontariato, perché quando l’attuale emergenza sanitaria verrà superata sarà fondamentale tornare alle buone pratiche dell’aiuto agli altri, del dono di se stessi a chi ha bisogno di noi”, ha spiegato Bruno, sottolineando con piacere “gli incontri davvero importanti e significativi che questo viaggio offre l’opportunità di avere nei vari territori con i volontari, i donatori, con chi ha avuto bisogno di sangue per salvare la propria vita o quella dei propri cari”.

In ogni tappa al cammino del presidente dell’Avis di Rimini si uniscono volontari delle associazioni coinvolte nel progetto, in una staffetta da una città all’altra che ramifica idealmente i valori della solidarietà e dell’amore per il prossimo alla base dell’impegno nel sociale. “Per noi è indispensabile il sostegno delle istituzioni, come il Comune di Città di Castello, che ha dimostrato sensibilità e disponibilità a farsi promotore del significato del dono all’interno della propria comunità, in una fase storica nella quale il Covid-19 ha accentuato le difficoltà e l’isolamento delle fasce più deboli della società”, ha evidenziato Bruno. “Accogliere gli amici di Rimini e condividere con loro il comune impegno per il rilancio della donazione del sangue è davvero un piacere”, ha dichiarato il presidente dell’Avis tifernate Novelli, rimarcando “l’importanza di iniziative come questa, che consentono di alzare l’attenzione generale sul contributo a salvare vite umane e a promuovere corretti stili di vita che assicura un volontario dell’Avis”.

“Oggi più che mai c’è bisogno che la nostra comunità, in particolare i giovani, si avvicinino a questo gesto di solidarietà, perché nel 2020 a causa della pandemia abbiamo registrato una riduzione dell’11 per cento delle donazioni del sangue nel nostro territorio, che abbiamo iniziato a recuperare solo all’inizio di quest’anno”, ha affermato Novelli, nel ringraziare l’assessore Bassini e l’amministrazione comunale per il supporto all’impegno dell’associazione.

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