Durante il Consiglio Comunale di ieri sera sono stati discussi i tre atti che come gruppo avevamo presentato, che hanno suscitato un dibattito interessante e molti spunti da approfondire.
La prima mozione, che riguardava l’estensione dell’orario di apertura della Biblioteca Comunale “Dionisio Roberti” con un orario continuato dalle ore 08:30 alle 18:30 dal lunedì al venerdì, e con orario 08:30 – 13:30 il sabato, è stata discussa e apprezzata dalla maggioranza, ma l’esito finale è stato il ritiro.
La mozione era già all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di aprile, slittata per motivi di tempo a ieri sera. Nel frattempo abbiamo preso nota dalla pagina Facebook dell’InformaGiovani di Sansepolcro che la Biblioteca dal 07 di giugno sarà aperta dalle ore 09:30 alle ore 18:30 con orario continuato. Il sabato, ci conferma l’Amministrazione, la Biblioteca resta però chiusa. Questo ci sembra comunque un bel risultato, ma l’Amministrazione non si sarebbe sentita di votare l’atto, definito troppo vincolante per l’Ente, in un momento in cui l’organico dell’Ufficio Cultura si trova sottodimensionato rispetto alle tante funzioni da svolgere. Visto che il tema non deve essere divisivo ma al contrario, di stimolo ad un sostegno ai nostri giovani studenti, abbiamo ritirato la mozione, sollecitando ulteriori azioni a sostegno dei giovani e degli studenti.
Abbiamo apprezzato il risultato e il confronto, pur rimanendo preoccupati per la situazione di sottodimensionamento dell’Ufficio Cultura, dovuto a vari fattori e situazioni, e abbiamo espresso la volontà di approfondire la situazione dell’Ufficio dopo che saranno terminate le procedure concorsuali di assunzione.
La seconda mozione discussa riguardava la creazione di una infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici. A Sansepolcro abbiamo pochissime colonnine di ricarica, e riteniamo che guardare al futuro comporti di procedere nell’ampliare l’offerta e garantire quello che intendiamo (e che la Legge intende) come servizio da dare sì ai cittadini, ma anche ai tanti turisti.
Abbiamo preso nota e apprezzato il dibattito della maggioranza sul tema, i distinguo dei vari gruppi, ma l’atto stesso garantiva rassicurazione, in quanto abbiamo lasciato all’Amministrazione libertà e flessibilità sulla formula amministrativa più adeguata, per raggiungere l’obiettivo di una capillarità di colonnine sufficiente per la Città di Sansepolcro, a forte vocazione turistica.
L’ultimo punto, di natura più marcatamente politica, era l’atto di indirizzo di contrarietà al Disegno di Legge Zan, attualmente in discussione in Commissione al Senato. Abbiamo argomentato proprio ieri con comunicato stampa e canali social le nostre idee in merito e la finalità dell’atto.
La discussione è stata lunga, tutti i gruppi consiliari si sono espressi garantendo un bel dibattito, e anche la votazione, nonostante l’atto sia stato respinto, ha dato evidenza del fatto che un provvedimento di Legge di questo tipo risulta essere controverso, divisivo e in contrasto con molte sensibilità.
L’atto è stato bocciato con 7 voti contrari (Gruppo PD, Movimento 5 Stelle, Insieme Possiamo e Democratici per Cambiare), 2 astenuti (il Sindaco Cornioli e il Consigliere Goretti) e 5 voti a favore (Lega, Forza Italia e la parte rimanente dei presenti del Gruppo Consiliare “Il Nostro Borgo”). Interessante anche l’argomentazione del Sindaco sulla sua astensione: il Suo definirsi un uomo di Centro, un dibattito tutto sommato non troppo esaustivo per motivi di tempo per un tema così complesso. Alla fine, nonostante apprezziamo il voto non contrario, abbiamo percepito un po’ una fuga dall’esprimere un giudizio di favore o di contrarietà sul tema in questione.
Rigettiamo le accuse ricevute dal Gruppo Insieme Possiamo sulla perdita di tempo e sulla non necessità di discutere questi temi in Consiglio Comunale.
Al contrario, riteniamo che sia necessario esprimere il proprio indirizzo politico in sede istituzionale, far valere se necessario anche simbolicamente la propria visione su temi simili, che possono portare (a nostro modo di vedere le cose) ad una lesione dei Diritti Costituzionali come la Libertà di espressione.
Questo, di riflesso, accende maggiore consapevolezza anche nella nostra Comunità, alimentando il sano dibattito e l’approfondimento di temi di portata sovracomunale.