Sanitari in pensione per accelerare la campagna vaccinale: votato all’unanimità dal consiglio comunale ordine del giorno del gruppo Democratici per Città di Castello

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“Creare un elenco comunale del personale sanitario in pensione disponibile a supportare le campagna di vaccinazione anti Covid-19”: nella seduta di lunedì 17 maggio 2021 votato all’unanimità dal consiglio comunale di Città di Castello l’ordine del giorno presentato dai consiglieri Gaetano Zucchini, Luciano Domenichini e Vittorio Massetti (Democratici per Città di Castello) “Nella convinzione che la vaccinazione anti-Sars-Cov-2, estesa a tutta la popolazione ed attuata nel più breve tempo possibile, rappresenti l’elemento determinante per combattere la diffusione del Covid-19”, Gaetano Zucchini, capogruppo dei Democratici a nome dei firmatari ha chiesto di “attivare un portale dell’amministrazione comunale al fine di favorire la raccolta di disponibilità di personale sanitario in quiescenza, in forma volontaria e gratuita, predisponendo, così, un elenco di tali professionalità da fornire alla Usl Umbria1 per favorire, qualora necessitasse, il potenziamento del piano vaccinale locale”.

“Le figure professionali in possesso dei requisiti di laurea, eventuale specializzazione, abilitazione e iscrizione agli ordini, data di avvenuto pensionamento, sono indicativamente quelle dei medici, degli infermieri e dei farmacisti; alla Usl Umbria1 spetterà l’eventuale valutazione delle disponibilità raccolte, delle procedure amministrative ed organizzative utili per favorire, qualora richiesto, il potenziamento del piano vaccinale”. “Tali professionisti dovranno fornire la propria disponibilità almeno per 6 ore per giornata di accesso, comunicando altresì il giorno (o i giorni) di utilizzabilità”, ha evidenziato Zucchini “richiediamo alla Usl Umbria 1 la copertura assicurativa e la tutela legale dei sanitari volontari, effettuando loro la somministrazione del vaccino, qualora ancora non immunizzati”. “L’amministrazione comunale di Città di Castello ha partecipato attivamente allo sforzo organizzativo della campagna vaccinale, identificando e fornendo alla Usl Umbria 1 due postazioni per la somministrazione, una già attiva presso il CVA di Trestina, l’altra identificata recentemente presso la palestra dell’Istituto Franchetti-Salviani, sede Salviani”.

Nel far presente che “il reclutamento di sanitari da impiegare nella campagna vaccinale è previsto dal Governo centrale attraverso bandi pubblici con remunerazione economica”, Zucchini ha sottolineato che “sono diversi gli atti di generosità palesati da parte di singoli professionisti sanitari che si rendono disponibili a dare il proprio contributo volontariamente, in forma gratuita”. “Perché non integrare questi volontari con il personale delle farmacie?” ha detto il capogruppo di Castello Cambia Vincenzo Bucci, “cerchiamo di non utilizzarli in sovrapposizione dei servizi”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha detto: “Perché rinunciare a potenziali risorse? Dobbiamo evitare le polemiche, ci sono state molte esagerazioni e fobie collettive. Si montano casi su avvocati, che fanno i vaccini rifiutati da altri, prenotazioni in Toscana con false autocertificazioni che non saranno mai sanzionate ma è come saltare la fila. Non vedo il ringraziamento alla Regione Toscana. Io sono moderatamente ottimista. La stessa Inghilterra ha dimostrato che i vaccini funzionano e in Italia ad appena il 30% la situazione, anche per la stagione, migliora. In Umbria il problema è l’età molto alta e la scarsità demografica.

E’ più veloce vaccinare nelle grandi città che andare in località poco abitate e distanti. Do parere favorevole ma scremato da ogni riferimento di parte”. L’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini ha ringraziato il consigliere Zucchini: “la categoria delle ostetriche e degli ostetrici era stata cancellata ma ora è stata inserita nel piano vaccinale. Questa iniziativa sarà di grande utilità quando comincerà la vaccinazione di massa”. Mirko Pescari, capogruppo del PD, ha detto: “I valori assoluti dell’Umbria sono in linea con i parametri nazionali ma rivelano che l’organizzazione logistica non è stata ugualmente efficiente. Lo dice la mappa della copertura vaccinale. In Alta Umbria il blu scolora in azzurro, nella distribuzione effettiva dei vaccini, che mancano, qualcosa non ha funzionato. Le disponibilità sul portale sono tutte su Amelia e mai su Città di Castello e Gubbio. L’obiettivo della mozione non ha dell’ideologico ma vuole aiutare il piano vaccinale.

E’ condivisibile”. Vittorio Morani, capogruppo del PSI, ha detto: “Sono molto dispiaciuto per come sta andando il piano vaccinale. Se andiamo avanti così, non si finirà che molto tardi. Qualcuno lo deve dire a Perugia, i vertici della ASL devono dare delle spiegazioni. Nel Lazio vaccinano i 40enni, qui neanche i 60enni”. Nella replica Zucchini: “Il provvedimento è neutro, c’è bisogno di accelerare”. C

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