Anche al Fontescodella, la sua prestazione è stata da primattore, che ha messo giù palloni fondamentali nei momenti chiave della partita, raggiungendo quota 21 punti nello score personale. Leonardo Puliti, da tre stagioni opposto della ErmGroup San Giustino, ha dimostrato per l’ennesima volta di essere un giocatore di caratura assoluta per la Serie B, sul quale la squadra può fare affidamento, specie se le sue condizioni di forma sono eccellenti. A lui, il compito di analizzare il bel 3-0 esterno che ha consentito ai biancazzurri di porre un’altra seria ipoteca sulle ambizioni di promozione. Quali fattori hanno determinato la vittoria di Macerata? “Credo che oramai la squadra abbia acquisito la consapevolezza di sé stessa – dichiara Puliti – e che quindi abbia imparato a sopperire anche a situazioni non favorevoli, vedi per esempio quella di dover giocare fuori casa in un palazzetto importante come il Fontescodella.
Veniamo da un periodo nel quale le fatiche della lunga stagione cominciano a farsi sentire, per cui la differenza sta non tanto nella particolarità degli allenamenti quanto nel perfezionamento dei meccanismi e del lavoro portato avanti durante l’anno. Adesso, non facciamo altro che tradurre in pratica quanto di buono abbiamo finora immagazzinato”. È stata la classica vittoria del cuore, oppure della maturità raggiunta dal punto di vista mentale? “Il cuore lo mettiamo sempre, ma c’è senza dubbio di più: i risultati non sono altro che la sintesi e soprattutto il merito di una preparazione accurata e di un’ottima gestione delle gare dal punto di vista tecnico, poi viene fuori la qualità del gruppo”.
E nel momento decisivo dell’annata, ecco il Leonardo Puliti di Macerata: 21 punti e 54% di realizzazione in un contesto di squadra che a livello di prolificità offensiva arriva al 51%. È questa la migliore garanzia per il finale di stagione? “Certamente, un attacco che funziona non è cosa da poco, ma siccome mi piace dividere i meriti, dico che tutto questo poggia su due presupposti fondamentali: la tenuta in ricezione, come dimostra il 73% di domenica scorsa e la bravura del nostro palleggiatore, Alessio Sitti; fra me e lui esiste un’intesa così consolidata che non occorre nemmeno parlarci. Merito quindi di Sitti, nei confronti del quale sono riconoscente: lui conosce bene le mie preferenze e raramente mi serve una palla sbagliata. Alessio è arrivato la scorsa stagione e stava andando bene fino all’interruzione per il lockdown; è stata quindi azzeccata in pieno la scelta di confermarlo per “oliare” ulteriormente questa intesa con me e con gli altri e per velocizzare la distribuzione. A livello fisico, Alessio è una molla ed eccezionale è anche il suo comportamento con i compagni, che in lui vedono l’uomo di fiducia”. Ora c’è la seconda parte dell’impresa, da portare a compimento domenica prossima in casa.
Quali sono – se ovviamente ci sono – i punti deboli di Macerata? “Al di là di quelli che possono essere i punti deboli, conta l’ottica nella quale affronteremo la partita, sapendo che loro daranno il tutto per tutto e che hanno dimostrato la capacità di sovvertire pronostici e risultati. La Paoloni è una squadra che batte bene e difende tantissimo, quindi possiede le armi giuste per annullare i nostri punti di forza. Noi siamo più fisici e aggressivi e allora la voglia di lottare dovrà essere la stessa di domenica scorsa”.