Approvata nella seduta di lunedì 7 giugno 2021 a maggioranza la mozione di Castello Cambia che impegna l’Amministrazione “ a affrontare il problema del blocco delle attività culturali e la ricaduta sui lavoratori del settore con una programmazione variegata e articolata che faccia nascere iniziative e diffonda cultura evitando al contempo assembramenti in spazi ristretti, nel rispetto delle norme di sicurezza che, prevedibilmente, dovremo rispettare anche nei prossimi mesi; che l’amministrazione comunale, attraverso un bando pubblico e un apposito stanziamento si impegni a sostenere la produzione di una serie di spettacoli, eventi culturali, concerti di piccole dimensioni, che coinvolgano artisti e maestranze locali, dando assolutamente priorità ai soggetti che svolgono questa attività come professione principale, e siano pensati per circuitare all’interno del territorio comunale durante l’estate; che, affinchè l’operazione sia effettivamente seria, nel Bando siano inseriti criteri di tutela e riconoscimento per i lavoratori dello spettacolo”. Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha illustrato il documento dicendo che “L’emergenza COVID ha messo in luce le tante fragilità del settore dello spettacolo e della cultura. Un settore di vitale importanza non solo per chi ci lavora, ma anche per la comunità. Un settore che crea non solo intrattenimento, ma identità e spirito critico. La chiusura di teatri, sale da concerto e luoghi della cultura ha lasciato tanti lavoratori a casa, tanti artisti e operatori fermi nel loro percorso professionale. A differenza di altre professioni, nel settore dello spettacolo il fermarsi può essere per molti definitivo. Solo chi lavora con le grandi produzioni (teatri stabili, teatro dell’opera, compagnie finanziate dal FUS) ha la sicurezza di riprendere il lavoro. Per tutti gli altri ci sono state produzioni saltate e ristori economici spesso insufficienti per fronteggiare i tanti mesi di inattività (ultimo ristoro percepito a novembre 2020). Il settore dello spettacolo e della cultura ha bisogno di occasioni di lavoro, di un sostegno non assistenziale, ma reale. Al tempo stesso i cittadini hanno bisogno di ritrovarsi nella condivisione di esperienze culturali o di intrattenimento. L’esperienza del lockdown ci ha insegnato l’importanza della prossimità: ciò che abbiamo vicino a casa è fondamentale in termini di qualità della vita. Anche uno spettacolo, un evento culturale vanno considerati nell’ottica di servizi di prossimità. La situazione generale è ancora precaria dal punto di vista sanitario con la campagna di vaccinazione non a pieno regime, che sta lentamente arrivando a coprire i soggetti più fragili, ma che non sta garantendo la fine immediata dell’emergenza; molto spesso si è chiesto a compagnie, associazioni, artisti locali un contributo per la città. E in questa ottica tanti si sono encomiabilmente offerti a prezzi ben inferiori a quelli di mercato, e senza possibilità di versamento dei contributi previdenziali, per amore della comunità. E’ giunto forse il momento di riconoscere tutto ciò con un sostegno serio e dignitoso. Chiediamo che nella stagione estiva la programmazione di eventi all’aperto in città (Estateincittà) sia da implementare, per far rivivere non solo il centro storico, ma l’intera comunità di Città di Castello, riteniamo sia fondamentale pensare ad una stagione di eventi estivi che possa svolgersi non solo nelle piazze del capoluogo, ma anche nei quartieri periferici e nelle frazioni. Per questa estate vorremmo che quasi tutti possano avere vicino a casa degli eventi culturali di cui godere gratuitamente o a prezzi popolari. Questo permetterebbe alla platea di fruitori del prodotto culturale di allargarsi anche a quei soggetti più deboli che non affronterebbero lo spostamento, ad esempio, dalla frazione al centro storico. Non sarebbe il pubblico a spostarsi (con il conseguente problema degli assembramenti), ma gli artisti che a turno (quindi con più date per ogni spettacolo, in una ottica di piccola tourneè) si esibirebbero in vari luoghi da individuare e preparare a questi appuntamenti, con un numero di spettatori ridotto e maggiormente controllabile. Potrà essere l’occasione anche per riscoprire piccoli parchi, piazzette, semplici cortili, un sagrato della chiesa, luoghi pubblici disseminati nel territorio che possono riacquistare valore e identità per la comunità”. Il capogruppo dei Democratici per Città di Castello Gaetano Zucchini ha detto: “I lavoratori dello spettacolo locale, una miniera di talenti, hanno valorizzato la città e si sono messi a disposizione anche in un periodo difficile per il settore. Sono d’accordo sulla programmazione di attività culturali soprattutto nella sua declinazione di prossimità. L’amministrazione ha già fatto molto. Il bando ha i suoi tempi, dare contributi a pioggia abbasserebbe la cifra, si potrebbero aiutare i più penalizzati, meglio inserire iniziative su Estate in città”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha detto: “Condivido il documento di Castello Cambia, c’è un grande mondo che gira intorno alla cultura. Condivido anche l’idea di utilizzare aree diverse da quelle della piazza. Dobbiamo fare i conti con il bilancio. Si sta lavorando al programma di Estate in città ma credo che possiamo approvare questo documento perché nella sostanza è un bel segnale verso un settore che ha sofferto molto. Abbiamo aperto alle scuole di danza il Teatro degli Illuminati per i saggi di fine stagione ed è stato un grandissimo successo dalle richieste che riceviamo. Accogliamo lo spirito ed il buon senso del documento ma come Giunta dobbiamo capire come andare avanti.
Blocco delle attività culturali: approvata a maggioranza la mozione di Castello Cambia
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