Agricoltura: coordinamento per il cambiamento “campi puliti, speriamo anche dai fitofarmaci”

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“Bene la ripulitura dei campi da plastiche e cartacce. Adesso però attendiamo fiduciosi che gli agricoltori del tabacco provvedano alla eliminazione dai terreni dei quintali di erbicidi, insetticidi, acaricidi e fitofarmaci vari, compreso il glifosato, che vengono ogni anno sparsi sui terreni per colture che inquinano acqua, aria e terreni in maniera ben più pericolosa, fino a essere considerati concausa di malattie degenerative e tumorali, come testimoniano non solo numerose ricerche, ma anche processi terminati con risarcimenti miliardari dovuti dalle multinazionali, come Bayern, alle vittime degli effetti nocivi dei loro prodotti”. Le forze politiche del Coordinamento del Cambiamento (Castello Cambia, M5S , Europa Verde e La Sinistra) commentano così l’iniziativa della Società TTI (Trasformatori Tabacco Italia) che ha attivato dieci suoi lavoratori per ripulire da plastiche e cartacce alcuni campi, e parti delle strade di accesso, dalla sporcizia che i cittadini “bivaccatori” (così definiti) hanno lasciato in giro.  

“Togliere qualche kg di immondizia dall’ambiente  è azione encomiabile, che evidentemente segue i tantissimi esempi di gruppi di cittadini, giovani, scolaresche e associazioni varie che ogni giorno si prendono cura di parchi, giardini, cortili scolastici senza clamore e senza foto di rito con il politico di turno. Il vero problema da affrontare tuttavia resta  il grave impatto ambientale provocato dalle colture convenzionali, come il tabacco, che rischiano di compromettere ogni potenzialità di agricoltura sana e pulita. La politica lungimirante dovrebbe porsi come obiettivo quello di togliere dai nostri terreni, dalle nostre acque e dalla nostra aria le migliaia di chilogrammi di veleni distribuiti senza porsi il problema dell’impatto sulla salute e sul futuro del territorio. Basti pensare che nella sola provincia di Perugia (dati Istat) nel 2018 sono stati distribuiti per uso agricolo e quindi dispersi nell’ambiente oltre un milione di chilogrammi (1.118.734 kg) di prodotti fitosanitari  e quasi altrettanti nel 2019. Per tenere  pulito e sano il territorio occorre agire su questo problema gigantesco e non accontentarsi di raccattare cartacce”.

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