In merito agli articoli pubblicati nell’edizione di oggi dalla stampa locale relativo alla vicenda della Color Glass, la Usl Umbria 1 precisa che il 13 maggio è stato inviato al Comune di Città di Castello un documento in cui è stato affermato che l’attività della Color Glass non è contenuta nel Testo Unico delle Leggi Sanitarie del 1934 e del D.M. del 1994.
” …. La problematica riferita alla classificazione in base al D.M. del 05/09/1994 è stata affrontata collegialmente ritenendo che la attività svolta non consistendo in una fabbricazione di biossido di titanio, ma in un recupero di biossido di titanio da un rifiuto non pericoloso (lavorazione di un rifiuto non pericoloso utilizzato come materia prima), non è riconducibile a nessuna delle voci dell’elenco di cui al D.M. del 1994.Per quanto sopra detto – si legge nel documento – fermo restando i poteri e la titolarità delle funzioni del Sindaco in materia di Industrie Insalubri, il servizio scrivente nel ribadire che l’attività in questione non è contenuta nell’elenco del D.M. 05/09/1994, resta a disposizione per valutare ulteriori elementi, informazioni e contributi che possono essere forniti da altri Enti”.