La campagna elettorale si appresta ad entrare nel vivo, con le forze politiche, al lavoro per “limare” gli ultimi dettagli in vista della chiusura delle liste e della loro presentazione ufficiale. Da oggi, proporremo ai nostri lettori, una serie di interviste, a personaggi politici locali, un botta e risposta, tramite il quale cercheremo di dare risposte circa i principali fatti che hanno caratterizzato la politica nel recente passato, ma non solo perché proveremo ad analizzare, anche quali sono quali saranno, le dinamiche presenti e future della campagna elettorale, in vista delle prossime amministrative. Nel primo approfondimento, abbiamo intervistato, il capogruppo di Castello Cambia Vincenzo Bucci
Vincenzo Bucci, da poche settimane si è chiusa la consiliatura 2016-2021, Castello Cambia di resa protagonista di numerose mozioni e interrogazioni, un’attività intensa, tracciamo un bilancio con le “battaglie” più significative di questi 5 anni
Il gruppo consiliare di Castello Cambia, formato da me come capogruppo e dalla consigliera Arcaleni Emanuela, in questi 5 anni di Legislatura ha affrontato, con una capacità di contenuti, tutte le materie che hanno caratterizzato la gestione amministrativa del Comune. Possiamo contare 79 atti , tra cui 25 Interrogazioni, 20 Interpellanze, 20 Mozioni e 14 Ordini del Giorno: possiamo riconoscere di essere stati tra i più assidui, continui e proficui del Consiglio comunale. Non solo sindacato ispettivo e di controllo, ma anche numerose proposte alternative all’azione dell’amministrazione, in particolare quelle sul Piano Regolatore, sul Piano del commercio, la viabilità, i servizi di tutela della salute e della sicurezza delle donne e contro la ludopatia; abbiamo scritto proposte specifiche sull’utilizzo del Lascito Mariani. Abbiamo sostenuto battaglie per la difesa della salute e dell’ambiente, quali quella per dotarci del Regolamento sull’uso dei fitofarmaci e quella per sanificare Trestina dalle emissioni della COLOR GLASS, nonché quella per istituire un Tavolo interistituzionale sulla Salute, per contrastare le cause dell’incidenza dei tumori in Altotevere. Abbiamo operato per un maggiore controllo delle partecipate con particolare attenzione alla POLISPORT e a SO.GE.PU. contestando l’atto di costituzione della SOG.ECO., la cui maggioranza (51%) stato riconosciuto ad ECOCAVE malgrado una maggioranza di capitale pubblico di oltre il 62% appartenente a SO.GE.PU. Infine, le battaglie sui diritti civili e l’integrazione, con un impegno costante ed alternativo che ci ha visti primi protagonisti di un’opposizione di merito e di contenuti.
Ci apprestiamo a vivere una campagna elettorale intensa, la pandemia, l’emergenza economico sanitaria ha, di fatto, cambiato il nostro modo di vivere, di socializzare, la politica è consapevole di questo cambiamento?
La prossima campagna elettorale con 4 candidati a Sindaco, 2 di centrodestra e 2 di centrosinistra sarà caratterizzata da forti divisioni. Questo rischia di non essere compreso dagli elettori anche in relazione alle difficoltà comunicative: la stessa pandemia limita le iniziative e le occasioni di confronto che in anni passati hanno caratterizzato le campagne elettorali. Le informazioni saranno sempre più quelle dei social, oltre che delle televisioni…da una parte questo rende tutto più aperto e “democratico” nel senso che la diffusione dei messaggi sarà orizzontale, meno gerarchica, ma anche tutto più confuso e sarà davvero difficile far passare i messaggi. In tempi di “zero assembramenti” dovremo tornare , io credo , al rapporto uno a uno, al porta a porta, al confronto personale ripetuto per coinvolgere e diffondere il nostro progetto tra i cittadini.
Ufficializzati i candidati, quattro, per l’esattezza, ci può motivare la scelta di Castello Cambia di appoggiare Luciana Bassini quale candidato a sindaco?
I due candidati della sinistra hanno espresso differenti visioni: Secondi la continuità e Bassini la discontinuità. La scelta di Castello Cambia è confluita sull’opportunità del cambiamento, per il quale da molti mesi avevamo già organizzato e costituito un coordinamento di forze politiche con M5S, Europa Verde e La Sinistra. Abbiamo inoltre rivendicato il rinnovamento del sistema politico fin dall’inizio del tavolo del centro-sinistra dove è prevalsa invece la volontà di disunire e di mantenere uomini e programmi che garantissero la status quo bruciando tutte le proposte di candidature capaci di rilanciare Città di Castello e riportarla con autorevolezza all’attenzione dovuta alla quarta città dell’Umbria nell’ambito della programmazione Regionale e Nazionale. La scelta di Luciana Bassini, persona indipendente capace di ascolto e condivisione, nonché di chiara e dimostrata competenza, deriva dalla volontà di affermare un programma di innovazione, che gran parte riprende le proposte che noi abbiamo rivendicato in questa legislatura e indica una discontinuità di gestione e di partecipazione.
Un ultima riflessione, a noi pare che la politica sia un po’ come il calcio, dove alla fine ad allenare sono sempre gli stessi. Dall’alto della sua lunga esperienza politica, non crede che il rischio sia quello che nulla cambi, rispetto alle dinamiche politiche attuali?
La discontinuità non si annuncia ma si pratica con proposte e progetti: per questo chiediamo ai candidati di centro-sinistra che gli attuali amministratori, gli incaricati e i nominati non vengano recuperati per altri incarichi futuri per evitare che nulla cambi sia nelle persone che nei programmi. A Città di Castello c’è bisogno di voltare pagina, di portare un cambiamento nei fatti e nelle persone in grado di rafforzare e dare voce alle competenze premiando la moralità e le capacità.