“Apprendiamo dalle cronache di questi giorni la notizia, passata quasi inosservata, dell’incremento medio annuo di circa 523 euro a testa nel 2020 agli ex consiglieri regionali umbri percettori dei vitalizi. Un atto dovuto per legge, agganciato a disposizioni particolari previste dalla normativa vigente, ma pur sempre un aumento su un emolumento, “il vitalizio”, che stride sempre, ma ora più che mai con la situazione attuale in cui versano le famiglie e la comunità locale e nazionale messe in ginocchio dal Covid. A stretto giro, l’annuncio da fonte ministeriale dell’aumento del 40 per cento delle bollette dell’energia elettrica a cui lo stesso governo si spera stia cercando di porre rimedio. Aumento dei vitalizi con aumenti delle bollette e utenze stridono troppo. Alla luce di questa paradossale, per non dire vergognosa, situazione forse è il caso di dire qualcosa, di prendere posizione ed impegno concreto a far sì che la situazione cambi e che si arrivi quanto prima alla cancellazione (sarebbe auspicabile) dei vitalizi o quantomeno ad un loro drastico ridimensionamento. E’ vero che spetta al parlamento e al legislatore fare questo, ma l’esempio dal basso va dato e se necessario “urlato”. Un piccolo ma necessario contributo per aprire una nuova stagione di riforme vere e concrete di riequilibrio, per la redistribuzione delle risorse verso le famiglie e le fasce più deboli.”
Castello Cambia “aumento dei vitalizi e aumento delle bollette non vanno proprio d’accordo”
Data: