Ha penato per l’intero primo set, perché con i suoi attacchi non riusciva a passare. Verso la fine della frazione ce l’ha fatta e dal secondo set in poi è stato il grande mattatore del match da posto 2, con 21 punti e un 40% di realizzazione. La vittoria per 3-1 della ErmGroup San Giustino a Castelfranco di Sotto è passata anche sotto i colpi di Nico Cipriani, 19 anni, che fino alla scorsa estate aveva sempre giocato a Città di Castello e prevalentemente da laterale. Coach Marco Bartolini lo ha di nuovo voluto ma nel ruolo di opposto e la prestazione di sabato scorso è stata senza dubbio rimarchevole anche dal punto di vista caratteriale: nel momento più difficile, infatti, Cipriani non si è demoralizzato e ha trovato la forza non solo di reagire, ma anche di diventare decisivo per la squadra. Che cosa è successo? “Che nel primo set siamo partiti lenti – dichiara il giovane attaccante di Promano – perché abbiamo la pecca di non iniziare al massimo ed è un aspetto sul quale dobbiamo lavorare. Gli avversari ci hanno preso le misure e mi è mancata anche quella giusta intesa con Sitti che poi ho ritrovato. A quel punto, siamo tutti ripartiti più fiduciosi e vogliosi”.
È stata una fra le partite migliori da te disputate in B? “Da quando sono a San Giustino sì, anche se siamo appena alla terza giornata, ma ricordo piacevolmente altre circostanze con la maglia del Città di Castello”. Quando la tua mano era oramai “calda”, stavi passando anche con una certa facilità. “Passare non è mai semplice, specie per un giovane come me. Avevo sempre il muro di Castelfranco che mi creava problemi e tutto è diventato più facile – come ripeto – quando è cresciuta l’intesa con Sitti”. A giudicare da sabato scorso, è il caso di dire che ti sei ben adattato al ruolo di opposto. E’ così, almeno in larga misura? “Considerando il fatto che negli ultimi due anni ho giocato alla banda, mi occorre ancora del tempo per recuperare i colpi da opposto, per quanto in passato mi sia alternato fra posto 4 e posto 2”. A Castelfranco di Sotto la bella reazione è stata frutto più del carattere o del gioco messo in mostra? “Il carattere non ci è mancato: anzi, subito dopo la sconfitta con la Sir Safety Monini era proprio questa la gara “utile” per dimostrare quanto possiamo valere anche dal punto di vista mentale, con il nostro capitano, Davide Marra, che è un gran trascinatore. Per ribaltare i risultati, però, occorrono anche gioco e tecnica, oltre che la testa”.
Domenica prossima, altro impegno di difficoltà elevata in casa contro la Ecosantagata di Civita Castellana; ora che vi siete sbloccati, l’obiettivo numero uno sarà quello di mantenere la continuità di rendimento? “La dobbiamo trovare senza ricorrere a picchi individuali di prestazioni: ognuno deve dare il suo e tutti i singoli debbono attestarsi su livelli omogenei. Che il Civita Castellana sia un cliente ostico lo sappiamo benissimo e il nostro allenatore è partito in quarta con il lavoro fin da inizio settimana”.