In Valtiberina sono in molti a conoscere la storia di Anthony Clarke, il capitano dell’esercito inglese che salvò Sansepolcro dai bombardamenti del ‘44. In base alle ricostruzioni storiche di questa vicenda, Clarke disobbedì all’ordine di aprire il fuoco sulla città pierfrancescana perché si ricordò che questa custodiva quella preziosa opera d’arte che Aldous Huxley in un suo saggio del 1925 aveva descritto come “il dipinto più bello del mondo”: la Resurrezione di Piero della Francesca. Grazie a questo gesto Sansepolcro fu salvata dal cannoneggiamento alleato, proprio mentre, in maniera pressoché concomitante, i partigiani locali riuscirono autonomamente a respingere i tedeschi e prendere il controllo del suo centro storico.
Dopo 75 anni questa vicenda sarà ricostruita e approfondita con un’iniziativa pubblica a cui prenderà parte la figlia di un compagno d’armi di Clarke, la sig.ra Harriet Anne Morgan-le-Frey Griffey, che con i racconti del padre ci aiuterà a ricostruire i dettagli di questa vicenda. Oltre a questo importante contributo, dopo un’introduzione della prof.ssa Patrizia Fabbroni la conferenza sarà impreziosita dalla testimonianza diretta di Ivo Pasquetti, ex-partigiano che assieme ad un compagno accorse prontamente a San Leo di Anghiari per comunicare alle truppe inglesi che Sansepolcro era stata liberata dai tedeschi e che non c’era più bisogno di bombardare. L’iniziativa, organizzata dal Comune di Sansepolcro, dall’ANPI locale e dal Meredith College, si terrà venerdì 31 maggio alle ore 18:00 presso la sala conferenze di Palazzo Alberti (ex-Sbalzati).