Problematiche occupazionali che investono il settore della tabacchicoltura nell’Alta Valle del Tevere. Mozione del capogruppo PD Gionata Gatticchi

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La filiera tabacchicola rappresenta uno storico settore di sviluppo economico dell’Alto Tevere contando un’incidenza occupazionale di circa 2.500 unità.
La recente evoluzione della contrattazione commerciale tra la multinazionale JTI e le aziende che operano nel territorio, mette pesantemente in discussione le prospettive di una filiera che nella nostra vallata conta circa 2.500 addetti. La qualità della coltura, la salvaguardia della dignità del lavoro, così come i temi ambientali, si scontrano, di fatto, con l’unico obiettivo che la multinazionale persegue, ossia il mero guadagno, lasciando lettera morta i principi costituzionali di utilità sociale, sicurezza, libertà e dignità umana, dettati in materia di iniziativa economica privata;
Desta forte preoccupazione il fatto che la multinazionale JTI abbia sottoscritto un contratto di trasformazione con un altro soggetto economico, intendendo spostare, dalla prossima campagna produttiva, la lavorazione del tabacco greggio presso lo stabilimento di Bastia Umbra, gettando un’ombra pesante sul futuro occupazionale sia delle circa 300 lavoratrici e lavoratori che sono impiegati tra campo e sito di trasformazione “TTI”, sia dell’intera filiera la quale entrerebbe in crisi nel suo complesso. Diviene dunque necessario capire come verrà affrontata la prossima campagna di semina e quali prospettive occupazionali verranno assicurate alle maestranze le quali, senza questo lavoro, sarebbero condannate ad una condizione di disoccupazione insostenibile per loro e le loro famiglie; ciò nonostante i lavoratori della filiera Tabacchicola nell’Alto Tevere, si siano sempre distinti per le loro capacità professionali, raggiungendo altissimi livelli di sostenibilità ambientale e sociale.

La politica e le istituzioni locali devono essere in prima linea al fianco dei lavoratori e delle aziende per difendere la dignità e il futuro delle nostre comunità, coinvolgendo il governo nazionale affinché tuteli gli investimenti delle aziende e la condizione delle famiglie dei lavoratori, prevedendo anche i finanziamenti indispensabili alla tenuta economica del territorio. vÈ venuto il momento che gli esponenti politici regionali e nazionali, che nei mesi scorsi sono venuti proprio nello stabilimento di Città di Castello a rivendicare l’impegno a tutela del comparto, diano seguito alle promesse con atti concreti a difesa della tabacchicoltura altotiberina, di cui finora non si è vista traccia.


Per questo motivo ho deciso di presentare una mozione in Consiglio Comunale, per impegnare il sindaco e la giunta Ad intraprendere ogni percorso utile per garantire stabilità e sicurezza lavorativa ai lavoratori della filiera tabacchicola dell’Alta Valle del Tevere coinvolti nella vicenda, facendosi promotori di reti sinergiche tra istituzioni, produttori e rappresentanti dei lavoratori; oltre a promuovere un confronto istituzionale con l’ente regionale, il governo nazionale e la multinazionale, coinvolgendo anche i parlamentari del territorio, i produttori ed i rappresentanti dei lavoratori, per ribadire la necessità che la filiera tabacchicola dell’Alta Valle del Tevere possa contare sulla certezza dei prezzi che verranno riconosciuti ai produttori e sul mantenimento dei livelli occupazionali, a garanzia del futuro di un comparto storicamente fondamentale per l’economia del territorio.

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