Ragazzo trentenne, già ai domiciliari, tradotto in carcere per sentenza passata in giudicato, dovrà scontare una pena di nove anni

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Durante l’inizio della settimana il personale della Compagnia Carabinieri di Spoleto ha tratto in arresto in esecuzione di ordinanza custodiale in carcere un ragazzo trentenne che si trovava già ristretto agli arresti domiciliari presso una locale comunità.

Il giovane dovrà scontare in carcere una pena complessiva pari a circa 9 anni in relazione a pregresse gravi condotte consumate in materia di sostanze stupefacenti riconducibili alla detenzione ai fini di spaccio.

L’effetto della sentenza ha portato il ragazzo a dover scontare una pena importante, chiaro esempio di come si definiscono le situazioni delinquenziali riconducibili al fenomeno droga.

L’Arma dei Carabinieri ha avviato, come di consueto, il progetto di “cultura della legalità” all’interno degli istituti scolastici finalizzati a sensibilizzare i giovani su specifiche problematiche e volte ad instillare il senso civico e il rispetto delle istituzioni democratiche.

Tra le diverse argomentazioni maggiormente diffuse quella più sensibile e di maggiore attualità attiene al contesto delle droghe di varia natura e gli effetti delle condotte illecite connesse.

L’esempio del ragazzo sottoposto a custodia cautelare in carcere per condotte legate al mondo della droga identificano un chiaro ed emblematico esito di come un giovane possa “rovinarsi” la vita intraprendendo tali strade, recidivate nel tempo, senza acquisire la chiara consapevolezza dei reali effetti nel breve e nel lungo tempo non solo dal punto di vista morale e sociale, quanto anche della propria persona che a seguito della condanna dovrà trascorrere una fase di riabilitazione sociale e di recupero per la re-immissione nella società.

La Compagnia Carabinieri di Spoleto ha assunto una serie di iniziative volte alla trattazione della specifica tematica negli istituti scolastici della zona, creando delle idonee sinergie con i dirigenti scolastici e soprattutto dialogando con gli studenti di diverse fasce d’età.

Il fenomeno assume una valenza strategica su tutta la provincia in quanto il Comando Provinciale di Perugia effettua incontri sulla legalità in diversi istituti scolastici del territorio.

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