Manifesti funebri con le foto di Luisa Zappitelli, “nonna Lisa”, che stringe e bacia il tricolore per annunciare il ricordo in chiesa domani alle ore 18 alla parrocchia di San Pio X ad un anno dalla scomparsa all’età di 109 anni – La figlia Anna Ercolani: “quella immagine è la sintesi della sua vita.” Sindaco Luca Secondi. “una donna straordinaria che lascia in particolare ai giovani una eredità importante”.
Il volto sorridente che accarezza il tricolore e lo stringe fra le mani dalla finestra di casa. Nei manifesti funebri che annunciano il ricordo in chiesa, domani alla parrocchia di San Pio X, i familiari di Luisa Zappitelli, per tutti “nonna Lisa”, scomparsa lo scorso anno alla soglia dei 110 anni di età, icona nazionale dei diritti delle donne, spesso citata nei discorsi ufficiali del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, due foto emblematiche la ritraggono in momenti simbolo della sua vita, uno di questi appunto l’amore viscerale per la patria e il tricolore.
I figli Dario e Anna Ercolani, sempre accanto a Lei anche negli ultimi anni di vita, con amore e profonda riconoscenza, hanno voluto pubblicare quelle foto con poche ma eloquenti parole di annuncio della cerimonia di ricordo in chiesa, domani, Lunedi 20 Giugno ore 18. “Quella foto con il tricolore fra le mani che lei bacia con amore e reverenza sincera – ha detto la figlia Anna Ercolani – è l’immagine della sua lunga vita, la sintesi di tutte le fasi, i momenti belli e brutti, le conquiste sociali, il primo voto nel 1946 con alcune amiche, poi sempre praticato ininterrottamente ad ogni consultazione, le passioni, i messaggi che ci ha lasciato.
La mamma, per tutti nonna Lisa è stata tutto questo e di più e lo sarà spero anche in futuro per le giovami generazioni per i valori e i sentimenti di amore per la famiglia, la patria e le regole, anche quelle stradali, il casco da indossare sempre e i limiti di velocità da rispettare. E poi l’amore innato e profondo verso il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per Lei da sempre punto di riferimento da seguire fino agli ultimi istanti di vita”, ha concluso la figlia, Anna Ercolani. Luisa Zappitelli è’ morta nella sua casa di Città di Castello, a 109 anni, lo scorso anno, il 18 giugno: conosciuta come “nonna Lisa”, considerata una icona dei diritti delle donne e dei valori della patria: dal 2 giugno del 1946, quando insieme alla famiglia e a un gruppo di amiche camminò per chilometri per esercitare il proprio diritto di voto in favore della Repubblica, ha partecipato ininterrottamente a tutte le consultazioni dell’Italia democratica. Un impegno riconosciuto e sottolineato anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Una donna straordinaria, simpatica, sempre sorridente – ha precisato il sindaco Luca Secondi – che ha attraversato la storia, con semplicità e determinazione riuscendo a trasmettere valori e ideali veri a tutti e ai giovani in particolare”. Seconda di sei fratelli, poi rimasta vedova in giovane età, Luisa Zappitelli (era nata l’8 novembre 1911 a Villa Seminario di Città di Castello) aveva più volte ribadito da fervente cattolica che la sua “ricetta segreta” contro le malattie era “pregare il Signore” e rispettare le regole. Quattro anni fa Sergio Mattarella (di cui era una fervente ammiratrice) l’aveva citata in un discorso ufficiale dal Quirinale in occasione della Giornata internazionale della donna, portandola ad esempio soprattutto per le giovani generazioni.
Nel Luglio del 2020 proprio per esaudire la sua volontà di consegnare un tricolore in lino realizzato dalle maestre-artigiane di Tela Umbra al Presidente della Repubblica, una delegazione del comune tifernate fu ricevuta al Quirinale dal Capo dello Stato. Ma nonna Lisa, madrina del locale vespa club, era anche testimonial nazionale di sicurezza stradale e un riconoscimento le era stato assegnato dall’Associazione familiari e vittime della Strada “Basta sangue sulle strade Onlus”. Inoltre poteva vantare un altro record: era l’allevatrice di canarini più longeva d’Italia.