EAUT: Ciavattini e Caroscioli (Lega) “la Valtiberina ancora fuori per colpa del PD”

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La nuova nomina alla presidenza dell’EAUT ci lascia esterrefatti, ancora una volta si è voluto tenere conto degli interessi di partito dettati da una lontana Firenze che maldestramente cerca di amministrare un territorio di confine, del quale però si ricorda solo quando ci sono nomine da fare e uomini di partito da piazzare.
Che la Valtiberina godesse di scarsa importanza presso Giani e la sua giunta regionale si era ormai capito da tempo, ma questa ultima nomina ci lascia veramente senza parole.

Si è di nuovo deciso di non ascoltare un territorio, che con i suoi Sindaci e consiglieri comunali con voto unanime presso l’Unione dei Comuni aveva ufficialmente richiesto la nomina di una figura locale (dato che il suddetto ente si occupa della gestione della diga di Montedoglio), ancora una volta invece i Comuni della Valtiberina sono stati ignorati per lasciar spazio a una personalità lontana dal nostro territorio, ma molto vicina ai vertici nazionali del PD.


Si sa da tempo ormai che la Valtiberina è il fanalino di coda della Regione Toscana per il Partito Democratico, che non perde mai occasione per dimostrare la totale incapacità di ascolto e il totale disinteresse verso il nostro territorio, complice forse anche la scarsa incidenza che ha il PD locale in ambito regionale e provinciale, basti vedere quanto accaduto proprio in occasione della nomina EAUT con la candidatura di tre personalità differenti, chiaro sintomo di una leadership che manca e forse, purtroppo, di interessi personali che prevalgono su quelli della comunità.
Ci chiediamo dopo questa mossa, con le elezioni politiche ormai vicinissime, che cosa voglia ottenere il PD e soprattutto con quale spirito chiederà il voto e la fiducia dei cittadini della Valtiberina.

È palese che la Valtiberina interessi soltanto in campagna elettorale, tralasciando i problemi reali di cui la Lega invece si occupa e continuerà ad occuparsi in futuro, sempre in mezzo ai cittadini, con l’obiettivo di ridare nuovo lustro e centralità ad un territorio che ormai da decenni per Firenze e il Partito Democratico è diventato un misero punto nella cartina geografica della Toscana.

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