Il PD riscopra il senso profondo dell’essere un partito di Sinistra e Riformista. E si proceda ad un cambio radicale del gruppo dirigente nazionale. Ora opposizione seria e rigorosa

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UMBERTIDE – Il Partito Democratico di Umbertide ha tenuto la sua prima Assemblea Comunale dopo le elezioni dello scorso 25 settembre per una prima discussione sull’esito delle elezioni.

“Da questa tornata elettorale – si commenta – esce sconfitto il centro sinistra e il PD. Siamo la seconda forza del Paese e di gran lunga la prima forza di opposizione. Ma questo non edulcora la sconfitta perché non possiamo di certo essere soddisfatti della nostra percentuale e perché le elezioni amministrative dello scorso anno avevano fatto sperare a un trend a noi più favorevole”.

“Guardando i numeri delle forze alternative alla destra – continua la nota – appare evidente quello che già tra di noi in molte occasioni ci siamo detti, e cioè che con questo sistema elettorale si vince solo unendosi prima delle elezioni. Un campo largo delle forze progressiste sarebbe stato competitivo e avrebbe potuto fermare la destra. Ciò che ci era riuscito nelle elezioni amministrative a Bologna, a Napoli, a Verona non ci è riuscito in questo appuntamento fondamentale. È vero che la fulminea e sgangherata conclusione della legislatura ci ha precipitato in uno scenario inaspettato, ma con onestà intellettuale dobbiamo domandarci se anche noi abbiamo valutato sino in fondo le conseguenze di presentarci agli elettori senza una coalizione unitaria ampia.”

“Ancora oggi – rimarcano – c’è bisogno di un partito della sinistra riformista: per combattere le diseguaglianze sociali, per dare dignità e valore al lavoro, per salvare l’ambiente e ridisegnare il paradigma dello sviluppo nel segno della sostenibilità, per costruire un’Europa che sappia essere portatrice di Pace e per difendere i diritti sociali e civili.

Dobbiamo discutere su cosa vogliamo essere, su chi vogliamo rappresentare, sul perché siamo percepiti e forse siamo davvero così distanti dalle persone che hanno meno opportunità. Dobbiamo rompere rendite di posizione e dare vita ad un nuovo inizio partendo dai territori e dal sociale.

Non basta cambiare il segretario nazionale, dobbiamo riscoprire il senso del nostro esistere come partito democratico, di sinistra e riformista ecambiare tutto un gruppo dirigente nazionale che negli ultimi anni ne ha azzeccate davvero poche. Abbiamo perso le elezioni e dobbiamo fare opposizione, un’opposizione seria e rigorosa. Pensiamo al congresso nazionale come occasione di una profonda discussione per ripartire anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.

In Umbria il PD ha avuto circa due punti in più del dato nazionale, e ad Umbertide il PD con la Lista Italia Democratica e Progressista ha avuto circa 9 punti in più del dato nazionale. Il centro sinistra, nel suo complesso, ha confermato ad Umbertide il dato del 2018. 

Siamo tornati ad essere il primo partito cittadino, con la lega che dimezza la percentuale rispetto al 2018 e addirittura si riduce ad un quarto rispetto alle elezioni europee e regionali. Fratelli d’Italia arriva al 24% ma a differenza di altri comuni Umbri e dell’Alto Tevere non riesce a recuperare tutti i voti in uscita dalla Lega.

Questo di certo non può farci essere soddisfatti.  Dobbiamo andare oltre il muro dei 2300 voti (che non sono pochi) ma dobbiamo allargare il nostro sguardo e il nostro orizzonte.

Il Centro destra ad Umbertide perde circa 10 punti rispetto alle regionali ed europee e la somma di tutte le forze del centro sinistra (ampiamente inteso) va ben oltre il 50%.  La politica ovviamente non è una somma matematica ma dobbiamo costruire le condizioni per una coalizione larga che condivida un progetto di crescita e di sviluppo della nostra città.

Dobbiamo utilizzare la discussione che il PD sta facendo, e che avremo più chiara dopo la direzione nazionale del prossimo 6 ottobre, per definire alcune schede programmatiche allargando il confronto con pezzi della società locale e per dare un contributo fattivo alla costruzione di un’ampia coalizione.

Il lavoro fatto sino ad oggi nella costruzione della coalizione di centro sinistra – si conclude – va continuato con maggior forza e maggior lena. Una coalizione si costruisce condividendo un’idea di società locale relativamente ai servizi, ai diritti sociali, alla scuola, al lavoro, alla sanità, al decoro pubblico, all’ambiente, alla sicurezza. In questi anni nelle sedi istituzionali sono stati fatti percorsi importanti e dobbiamo saper guardare a tutto tondo a quanto si muove ad Umbertide, senza preclusioni ma con il giusto orgoglio di appartenere alla nostra comunità politica.”

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