Dopo i primi mesi di rodaggio l’associazione ex biancorossi dell’Ac Città di Castello, con l’apertura della sede sotto il loggiato Gildoni, hanno arricchito lo steso museo con ulteriori donazioni ed hanno anche deciso di attivare alcune iniziative che saranno presentate a breve. Per intanto è stata fatta una importate “rievocazione” con una trasferta a Riccione, infatti dopo 55 anni si sono ritrovati i calciatori del Città di Castello di quell’epoca e quelli del Riccione, visto che i biancorossi vinsero il campionato di serie D proprio nella stagione 1966-67 con il decisivo 1 a 0 di capitan Franco Cristini al comunale tifernate il 28 maggio del 1967 contro i romagnoli che decretò il passaporto per la serie C.
L’marcord è avvenuto a Riccione, con Giancarlo Marini che ha organizzato la rimpatriata, proprio presso il Cavalluccio Marino di proprietà di uno degli avversari di quelle annate agonistiche il riccionese Stefano Tosi. Qualche anno in più, qualche chilo in più, ma la stessa amicizia e goliardia di mezzo secolo prima con tanti ricordi di campo e fuori di esso con il mitico girone E di serie D Umbro-Marchigiano-Romagnolo e anche della serie C dell’epoca che vedeva molte squadre delle stesse regioni e che hanno visto quale ospite d’onore Eraldo Pecci. Dopo questo primo appuntamento in terra romagnola si sono gettate le basi per un ritorno degli atleti dl Riccione in terra tifernate da svolgersi entro la prossima primavera. Durante la conviviale si è colta l’occasione per una scambio di doni e tra questi una riproduzione artistica della foto scattata proprio nell’attimo in cui il capitano Franco Cristini realizza il gol che è valso la vittoria del campionato e la promozione in serie C.