“Ci siamo già mossi per tutelare gli utenti ed entro la fine di ottobre riscriveremo ai gestori e alla Regione Umbria perché, oltre a sanare le attuali problematiche del servizio di trasporto pubblico su gomma, siano prese in considerazione anche le nostre proposte in merito alle esigenze del territorio”.
A riferirlo in consiglio comunale è stato il sindaco Luca Secondi, rispondendo in sede di comunicazioni alla capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni, che aveva segnalato “le problematiche del trasporto pubblico su gomma riscontrate da studenti e lavoratori pendolari lungo la tratta Città di Castello-Sansepolcro”. “Ci sono molti disagi che riguardano in particolare il cambio di gestione in Toscana”, aveva fatto presente la rappresentante della minoranza.
“Se prima queste aziende di trasporto dialogavano, visto che c’era un’azienda umbra che andava verso il territorio toscano, evidentemente c’era un accordo, che invece in questo momento sembra sia saltato”, ha evidenziato Arcaleni, ricordando che “per il servizio di trasporto pubblico su gomma i cittadini praticamente ricoprono solamente il 15 per cento circa del costo del biglietto, mentre il resto è rappresentato da soldi pubblici che arrivano alle aziende”.
“Io credo che il servizio pubblico di trasporto debba essere rispettato”, aveva sostenuto la consigliera nel chiedere quali fossero gli intendimenti del sindaco “per affrontare in un’ottica di vallata la situazione che si è determinata e premere perché le aziende addivengano a un accordo sulle questioni degli abbonamenti e delle coincidenze”. Secondi ha spiegato che come i disagi riguardino non solo coincidenze e abbonamenti, “ma anche situazioni come lo spostamento del Liceo Plinio il Giovane, che sono state già segnalate”.
“Abbiamo già scritto ufficialmente in merito ai disagi riscontrati”, ha ribadito il primo cittadino, nel ricordare come “in passato le problematiche di collegamento tra Umbria e Toscana fossero state risolte con un accordo tra i gestori, facilitato dal fatto che si trattasse dello stesso soggetto”. “E’ necessario che la Regione Umbria intervenga insieme alla Regione Toscana per sistemare questa vicenda, che poi di fatto nella sostanza non ha una complessità tale da dover giustificare questi disguidi”, ha concluso Secondi.