Per la terza volta in pochi mesi, “Topolino”, torna ad occuparsi delle meraviglie della natura custodite a Malakos

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Per la terza volta i pochi mesi, “Topolino”, torna ad occuparsi delle meraviglie della natura custodite a Malakos, la collezione privata di conchiglie più grande d’Europa, inserendo nell’agenda della settimana del numero in edicola una visita alla mostra “Sensory Exhibition”, la prima mostra sensoriale permanente che apre le porte ad un percorso guidato dai sensi e dall’istinto esploratore che è in ogni persona. A pagina 75 del celebre settimanale della Disney, Francesca Agrati, ha inserito l’inedita rassegna tifernate nelle tappe di un tour nazionale da nord a sud dell’Italia alla scoperta di luoghi di interesse culturale, artistico e scientifico.

Il fumetto Disney più amato di tutti i tempi da grandi e piccini, riserva ancora ampio spazio ai prodigi dei mari e abissi del pianeta custoditi a Città di Castello nel suggestivo complesso di Villa Cappelletti, divenuto recentemente punto di riferimento di studi e progetti unici del “Museum national d’Histoire naturelle (MNHN)” di Parigi diretto dal professor, Philippe Bouchet (MNHN), uno dei massimi esperti del settore. “Sensory Exhibition”, è una mostra interattiva in cui tutti, dai piccolissimi agli adulti alle persone con esigenze speciali anche con disabilità visiva, possono toccare, scoprire, annusare profumi, risolvere enigmi e ascoltare storie. Un percorso inedito che coinvolge e travolge tutti i sensi. Ci sono conchiglie da toccare, pezzi reali minuscoli e giganteschi, il cui tocco fa comprendere la complessità di questi organismi e del loro nicchio, ma non solo. Si parla di conservazione ambientale e di ricerca marina: in una delle postazioni si può toccare con mano il detrito abissale, una sensazione unica come affondare le proprie mani nel fondo degli oceani a 2000 metri di profondità. Le scatole odorose da aprire e annusare trasportano il visitatore in isole lontane o nelle scogliere nostrane grazie a profumi di papaya, vaniglia o macchia mediterranea. Per la vista oltre ai meravigliosi colori delle conchiglie, si può godere di foto d’autore (Anna Fabrizi, Michele Solca, Giulia Furfaro) dagli scatti subacquei, alle gigantografie dei reperti in collezione. Non mancano i disegni d’artista, interpretazioni del mondo marino che escono dalla matita di Paolo Castelluccio.

Mattonelle parlanti da premere fanno ascoltare la voce di chi il mare lo ha vissuto veramente e ci ha passato una vita intera. “Siamo orgogliosi di questa attenzione che un settimanale popolare e prestigioso come “Topolino” ci riserva ancora. Un ulteriore stimolo per fare sempre meglio ed andare avanti nella ricerca – hanno dichiarato il Professor, Gianluigi Bini, naturalista, biologo marino, malacologo di fama mondiale che ha fondato e visto crescere anno dopo anno il museo delle “meraviglie, affiancato dalle due “colonne” del polo scientifico, Debora Nucci e Beatrice Santucci. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore alla Cultura, Michela Botteghi, per questo ulteriore “riconoscimento e attenzione di un popolare settimanale a fumetti come Topolino nei confronti di una eccellenza di livello mondiale di cui tutta la città è orgogliosa”.

LA SCHEDA – MUSEO MALAKOS
E’ la collezione privata di conchiglie più grande d’Europa, con circa 600mila esemplari catalogati.

Il museo presso Villa Cappelletti è il frutto del lavoro decennale del biologo Gianluigi Bini, fiorentino di nascita ma tifernate d’adozione, che ha raccolto e studiato circa 15mila specie diverse, provenienti da ogni angolo del mondo, dal Polo Nord al Mare Adriatico. Il Museo. Malakos, a piano terra di Villa Capelletti, nel complesso del Centro delle tradizioni popolari “Livio Dalla Ragione” si compone di quaranta teche e quasi 3000 esemplari, disposti come un viaggio esplorativo del mondo attraverso le conchiglie di tutti i mari. La sezione di biologia introduce al mondo dei molluschi con le loro incredibili curiosità; la sala di paleontologia ricostruisce come si è formata la terra con esemplari di invertebrati del lontano passato.

Le sale di biogeografia illustrano la fauna e le abitudini di vita di ogni mare. Inoltre le teche propongono ambienti inusuali come i pericolosi mangrovieti e le zone abissali, esemplari curiosi come lumache di terra dalle dimensioni decisamente extralarge e predatori marini dal veleno mortale. Malakos ospita al suo interno anche un’imponente barriera corallina, ricostruita da materiali di un sequestro del corpo forestale dello stato con specie mai viste. .” Il polo scientifico, Museo Malacologico, “Malakos”, è aperto al pubblico dal martedì al venerdì: 10-12,30 e 15-17, il week-end e festivi fino alle 18. Chiuso il lunedì, il 25 dicembre e 1 gennaio. Info: 349.5823613 – 075.8552119. www.malakos.it, info@malakos.it, FB e IG: museo malakos. Il Museo è su Google Arts and Culture ed è possibile fruire di foto ad alta risoluzione dei fotografi Anna Fabrizi ed Enrico Milanesi. Google Arts ad Culture: Museo malakos.

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