Adempimenti al contratto di gestione del Canile Comprensoriale e Ordinanza sindacale n. 294-28 novembre 2022, Arcaleni (Castello Cambia) interroga la giunta

Data:

PRESO ATTO che
-nell’Ordinanza sindacale n294 del 28 novembre 2022 si prevede la chiusura del canile di Lerchi con divieto di immissione di ulteriori cani all’interno della struttura, a seguito del verbale del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute N.A.S. di Perugia del 22/11/2022, con il quale è stata accertata, nel sito in oggetto indicato, la presenza di n. 208 cani, gestiti dall’ENPA ONLUS;
-si ordina all’ENPA ONLUS, in qualità di gestore del canile rifugio comprensoriale di Lerchi di astenersi dall’introdurvi ulteriori cani sino al ripristino delle condizioni di benessere e sicurezza degli animali e di procedere alla bonifica e al ripristino ambientale dei luoghi;
-Il Comando di Polizia Municipale è incaricato di verificare l’esecuzione dei dispositivi impartiti

  • nell’ordinanza vengono citati i punti 8 e 13 del suddetto verbale dei N.A.S;
    VISTE
    -l’INTERROGAZIONE discussa in Consiglio Comunale in data 17 ottobre2022 e le relative risposte di assessore e Sindaco che rassicuravano sulla situazione del canile raggiunta a seguito di “lavori” a carico dell’ente gestore;
    -la risposta scritta alla mia successiva richiesta di accesso agli atti relativamente ai controlli di Comune e ASL, dove nessun documento di verbale/relazione mi è stato inviato;
    CONSIDERATO
    IL CAPITOLATO DELL’APPALTO DI GESTIONE che all’ ART.5 – COMPITI DEL GESTORE che recita come segue:
    “Il soggetto gestore si impegna a:
  1. garantire la gestione del canile rifugio/sanitario comprensoriale di Lerchi e l’oasi felina, ispirandosi a principi di salvaguardia della vita e del benessere degli animali custoditi, provenienti dai Comuni di: Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino e Umbertide nella scrupolosa osservanza anche delle disposizioni generali vigenti in materia di igiene e profilassi veterinaria;
  2. nominare un Direttore Sanitario responsabile del canile rifugio e dell’Oasi felina, come previsto dalla normativa in materia, e comunicarne il nominativo al Comune di Città di Castello;
  3. nominare un Responsabile Tecnico dell’impianto di depurazione e comunicarne il nominativo al Comune di Città di Castello;
  4. collaborare con il veterinario Direttore Sanitario del canile sanitario e con il servizio veterinario dell’USL Umbria n°1 nelle attività istituzionali svolte a favore degli animali custoditi, ai sensi delle Leggi 281/1991, 189/2004 e della L.R. 11/2015;
  5. svolgere in conformità alle disposizioni di legge vigenti, in qualità di soggetto gestore, il servizio di smaltimento carcasse degli animali morti e degli altri rifiuti presenti complessivamente nell’ambito del canile e dell’oasi, facendo riferimento a ditte autorizzate/specializzate;
  6. mettere a disposizione, non in via esclusiva, del Direttore Sanitario un operatore qualificato per la somministrazione delle terapie agli animali ammalati, nei casi di emergenza, a specifica richiesta del veterinario;
  7. espletare un costante presidio, custodia e controllo della struttura in tutti i giorni dell’anno, comprese domeniche e festività infrasettimanali, con garanzia di una presenza minima di:
    • n° 4 operatori, di cui uno a supporto del veterinario, dalle ore 7.00 alle ore 13.00 di tutti i giorni feriali (da giugno a settembre);
    • n° 4 operatori, di cui uno a supporto del veterinario, dalle ore 8.00 alle ore 14.00 di tutti i giorni feriali (da ottobre a maggio);
    • n° 4 operatori, dalle ore 8.30 alle ore 12.30 di tutti i giorni festivi;
  8. espletare un costante presidio, custodia e controllo della struttura in tutti i giorni per le seguenti finalità: a. garantire la somministrazione del cibo e di acqua ai cani del canile rifugio e sanitario ed i gatti dell’oasi felina, in quantità sufficiente;
    b. verificare l’efficienza e le condizioni dei luoghi al fine di assicurare l’adeguata custodia e detenzione dei cani e gatti consentendogli una adeguata possibilità di esercizio fisico ed assicurare le necessarie prestazioni in modo da garantire sotto il profilo funzionale ed igienico sanitario un adeguato profilo di benessere fisico ed etologico;
    c. verificare l’efficienza ed il mantenimento delle opere ed impianti al fine di garantire la rapida segnalazione degli inconvenienti per superare tempestivamente le criticità che si dovessero verificare;
    d. controllare l’efficienza e la chiusura dei box e delle recinzioni per garantire la tutela di terzi da aggressioni;
    e. assicurare un programma operativo di controllo dinamico e variabile in relazione alla necessità di individuare le esigenze di contesto ed organizzative del personale per garantire la regolare pulizia di tutti gli spazi di dimora dei cani, gatti e comunque di tutte le aree di pertinenza funzionali dell’intera struttura del canile e dell’oasi;
    f. attuare un’accurata pulizia, effettuata con frequenza giornaliera (compresi i giorni festivi), di tutti i box presenti (compresi quelli annessi alla palazzina sanitaria – locali di degenza per gli animali malati), dei corridoi, delle aree di sgambamento, delle cucce e relativi arredi, degli spazi cementati e di tutte le aree esterne e pertinenziali ed attuare quel complesso di attività, definite di routine o comunque periodiche, che consentano di mantenere gli standards qualitativi nell’immagine, il decoro, l’igiene, la funzionalità e l’accessibilità del canile e dell’oasi.
    SI CHIEDE
  • Se si ritiene che il gestore abbia adempiuto in maniera conforme a tutti gli impegni assunti con la firma del capitolato;
  • Se siano stati individuati e in quale data le figure del Direttore Sanitario e del Responsabile del depuratore;
  • Se il suddetto depuratore sia stato riparato e come vengano smaltiti i reflui;
  • Di conoscere il risultato del monitoraggio del Comune e dei controlli ASL, enti preposti a diversi tipi di controllo sulla gestione dal 2019 ad oggi;
  • Quali somme siano state elargite e quali ancora da elargire all’ente gestore e se il Comune intenda rivalersi a seguito delle eventuali inadempienze;
  • Come intenda codesta amministrazione individuare le responsabilità del degrado cui è arrivata la struttura, così come rilevato dai N.A.S in data 22 novembre 2022;
  • Se siano stati rilevati altri elementi di rischio oltre quelli citati nell’Ordinanza sindacale, ovvero oltre i punti 8 e 13 del Verbale N.A.S.
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