Il clima magico della presentazione della mostra “La Fratta di Adriano”, organizzata dall’Università della Terza Età, ha risvegliato negli anziani – d’anagrafe e di esperienza nella redazione del vecchio Lunario – il sacro fuoco che probabilmente non si era mai spento. Semplicemente, covava sotto la cenere. Insomma, l’avventura del calendario di Umbertide è ripartita. Con una consapevolezza diversa, ma la stessa voglia di tirare diritti, con immutato ardore goliardico: il ferro va battuto finché è caldo. Lo dimostra la temerarietà dell’obiettivo di sfornare addirittura il calendario del 2023, nonostante la disponibilità di nove giorni anziché dei nove mesi di una gestazione fisiologica.
Non per questo è stata una ripartenza in tono minore. La scelta di comporre un “collage” delle pagine delle edizioni passate, oltre che dettata dalla ristrettezza dei tempi è stata il modo concreto di riallacciare un discorso solo sospeso. Insieme a nuovi compagni di strada che hanno dimostrato lo stesso entusiasmo, spinti dalla stessa “umbertidesità”.
Dal cappello è uscito un caleidoscopio che rivisita un quarto di secolo di vita paesana e rende onore al lavoro di Adriano Bottaccioli, il pilota, e Amedeo Massetti, il motore. Il patrocinio provvidenziale dell’AVIS ha reso possibile la stampa.
È stata recuperata anche l’idea (risalente al lunario del 1993) di aggiungere tre giorni – 29, 30, 31 – al mese di febbraio, da assegnare in premio simbolico da parte della comunità ai benemeriti che ci hanno protetto con abnegazione dalla pandemia: gli operatori del Servizio Sanitario, della Protezione Civile, della Croce Rossa, del Gruppo Volontari Umbertide e delle Forze dell’Ordine.
La presentazione del Calendario si svolgerà presso il Teatro dei Riuniti, dalle ore 18 di venerdì 30 dicembre, con l’organizzazione dell’Accademia dei Riuniti.