Il problema della sosta nei pressi delle due scuole di San Secondo, vecchio quanto la loro costruzione, non è stato affrontato e per altri tre anni di sicuro non lo sarà. Questo è quanto emerge dalla risposta decisamente contraria e contrariata che l’assessore ai Lavori pubblici ha dato in Consiglio alla mia interrogazione.
Dopo una serie di note tecniche che hanno ricordato e confermato le varie possibilità di affrontare il problema, sia cercando un accordo con il privato proprietario dell’area prossima agli edifici, sia della possibilità di utilizzare l’area pubblica di proprietà regionale, l’assessore ha recisamente negato la volontà politica di perseguire una di queste possibilità, almeno nei prossimi tre anni , che poi sono quelli che, in pratica, vedranno ancora in carica questa giunta. Affermare che il progetto in questione “non è tra le opere triennali previste e non lo sarà” significa rinunciare a pensare qualunque progetto di soluzione del problema, senza aggiungere alcuna argomentazione concreta a sostegno della mancata volontà politica di pensare una possibile soluzione e verificare la bontà e fattibilità delle varie procedure tecniche.
Di fatto le due scuole, i genitori, i bambini e gli insegnanti continueranno a vivere i disagi e gli ingorghi per mancanza di spazio utile, e la frazione di San Secondo ad essere considerata di serie inferiore, a fronte di altre che vedono numerosi investimenti anche in opere pubbliche che richiedono centinaia di migliaia di euro e continui nuovi aumenti di spesa a causa dell’aumento del costo dei lavori.
Probabilmente la comunità di San Secondo tornerà ad essere considerata al momento della ricerca del consenso, mentre le reali necessità vengono snobbate con scuse risibili quali quella della sua “particolare conformazione”: frasi incomprensibili in bocca ad un assessore, di cui chiediamo conto al sindaco.