Su proposta del presidente Luciano Bacchetta, il consiglio comunale ha osservato ieri sera un minuto di silenzio in memoria di Silvio Berlusconi. “Credo che al di là delle idee politiche di ognuno, lo meriti”, ha detto Bacchetta, a cui ha fatto seguito l’intervento del sindaco Luca Secondi. “Sicuramente Berlusconi è stato un protagonista della scena politica e istituzionale del nostro Paese – ha detto il primo cittadino – quindi è doveroso tributargli un momento di cordoglio, al di là delle posizioni politiche che ognuno può avere e rappresentare”. A condividere la commemorazione di Berlusconi è stato il consigliere del PSI Luigi Gennari, che ha sottolineato: “è stato un grande uomo politico, forse uno dei pochi, indipendentemente dalle questioni personali, un grande imprenditore dalle visioni importanti che nel suo tempo ha saputo dare un’impronta alla politica, un’impronta alla democrazia, un’impronta alla libertà, in tutti i sensi”.
Dal capogruppo di Forza Italia Tommaso Campagni è venuta la riconoscenza per il cordoglio espresso dall’assemblea. “Indipendentemente dalla figura politica, c’era tutto un mondo dietro come uomo, che era giusto onorare”, ha detto il consigliere. A chiarire di essersi unita al minuto di silenzio “per dovere istituzionale” è stata la capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni, che ha spiegato: “il mio giudizio sulla sua storia politica è assolutamente negativo, ma il rispetto ai defunti è doveroso”. Il capogruppo di Castello Civica Andrea Lignani Marchesani ha dichiarato: “Berlusconi è stato un soggetto di altissimo valore istituzionale e politico, di cui ho condiviso ben poco, molto poco, perché lo ritengo responsabile del cambio di considerazione e di selezione della classe dirigente, con un meccanismo che è passato, anche attraverso le leggi elettorali, da una selezione di tipo territoriale a una cooptazione, di cui i risultati purtroppo oggi si vedono”. “Ciò – ha precisato l’esponente della minoranza – non toglie che sia stato un gigante rispetto alla maggior parte delle persone che si sono avvicendate nella vita politica di questi decenni, sia come imprenditore, perché ha dato lavoro a un sacco di persone pagandole il giusto, diffondendo ricchezza e benessere nella società italiana, sia per la visione internazionale che ha avuto”.