“Con l’approvazione da parte della giunta comunale delle linee di indirizzo per la sua redazione e con l’affidamento del relativo incarico professionale, siamo finalmente pronti mettere nero su bianco il Piano Eliminazione Barriere Architettoniche del Comune di Città di Castello, tappa fondamentale dell’impegno che abbiamo preso con i cittadini di lavorare per abbattere ogni tipo di barriera, fisica, sensoriale, comunicativa o relazionale, che si frapponga alla piena partecipazione delle persone con disabilità alla vita sociale della nostra comunità”.
E’ così che il vice sindaco con delega all’Urbanistica Giuseppe Bernicchi e l’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti annunciano che l’amministrazione comunale ha completato l’iter preliminare finalizzato all’elaborazione del PEBA, dando semaforo verde ai criteri con cui verrà definita la pianificazione dello strumento urbanistico e affidando alla società Advanced Planning Engineering di Spoleto il servizio di esecuzione delle attività relative allo sviluppo e redazione della progettazione prevista. Quanto prima partirà il lavoro di definizione dell’elaborato, che si pone l’obiettivo principale di garantire l’accessibilità e la visitabilità degli edifici pubblici, l’accessibilità degli spazi urbani pubblici costruiti o naturali e la fruizione dei trasporti da parte di tutti i cittadini, secondo criteri di pianificazione e di buona progettazione che permettano di contribuire al raggiungimento del maggiore grado di mobilità delle persone nell’ambiente abitato.
Con la creazione e l’adeguamento di spazi pubblici che minimizzino le difficoltà di fruizione da parte di persone con disabilità, il governo cittadino centrerà uno degli obiettivi del mandato amministrativo, adempiendo a quello che da molti anni è un obbligo legislativo. Grazie al PEBA sarà possibile garantire la fruibilità in sicurezza di spazi e servizi pubblici a disposizione della collettività, perché siano utilizzabili senza ostacoli da parte di tutti i cittadini, anche da coloro che hanno esigenze specifiche, non solo legate alla condizione fisica, ma anche alle necessità di spostamento transitorie che possono riguardare l’utilizzo di carrozzelle e passeggini. “La redazione del PEBA rappresenta una conquista di civiltà, che corona un percorso amministrativo avviato dal consiglio comunale e tiene fede agli impegni che abbiamo preso con i singoli cittadini e le associazioni del territorio”, sottolineano Bernicchi e Calagreti, evidenziando la volontà di “condividere le scelte che faremo con tutti i soggetti portatori di interessi in materia, attraverso un’ampia partecipazione che abbiamo già attivato per la definizione delle linee di indirizzo, con l’obiettivo di costruire un rapporto di fiducia fra amministrazione e cittadini, ottimizzando anche le risorse e le capacità a disposizione”.
In questo contesto, Bernicchi e Calagreti anticipano che “nell’ambito del processo di redazione del PEBA verranno adottati strumenti il più possibile interattivi, così da coinvolgere più soggetti e strutturare un sistema di aggiornamento, monitoraggio e mappatura continuo del territorio”. La pianificazione investirà il tessuto urbano e territoriale, la mobilità, il livello edilizio e quello amministrativo, con l’obiettivo di indicare le priorità di intervento nell’abbattimento delle barriere architettoniche e le soluzioni per favorire la mobilità delle persone e l’accessibilità dei luoghi pubblici. La proposta progettuale che verrà presentata sarà condivisa e partecipata con la cittadinanza: il Comune coinvolgerà le rappresentanze dei portatori di interesse della comunità nelle principali fasi della pianificazione, che riguarderanno la definizione delle esigenze e dei bisogni; l’individuazione delle criticità; la formulazione delle priorità e delle soluzioni tecniche; la verifica e il monitoraggio della procedura.
La redazione del PEBA prevede un percorso di progettazione che partirà dalla mappatura degli spazi urbani, con un censimento delle principali barriere architettoniche presenti nel capoluogo e nelle frazioni del territorio comunale, selezionando le aree oggetto di indagine in base ad alcuni requisiti, come la rilevanza del tracciato in termini di frequentazione e di utilizzo pedonale; la presenza di barriere architettoniche, comprese quelle percettive; situazioni di pericolo per la sicurezza dei pedoni; presenza di servizi pubblici o di uso pubblico, luoghi di interesse, attrattori; presenza di fermate del trasporto pubblico locale, urbano o extraurbano. I tecnici incaricati procederanno anche alla mappatura dell’accessibilità degli edifici di competenza dell’ente, con un’analisi nella quale saranno coinvolti i servizi comunali interessati, che redigeranno schede di rilievo per i singoli immobili di competenza. Sarà così possibile definire un quadro complessivo del livello di accessibilità delle sedi di proprietà della municipalità aperte al pubblico e dei conseguenti interventi da programmare. Snodo fondamentale dell’elaborazione del PEBA sarà la progettazione di una raccolta di interventi finalizzati a conseguire l’accessibilità degli spazi urbani e degli edifici selezionati, con cui saranno definiti i criteri e le modalità di azione, saranno indicate le norme e le buone pratiche l’attuazione delle soluzioni di manutenzione dell’esistente e di nuova realizzazione del costruito, con particolare riferimento alla redazione di un capitolato da adottare per la realizzazione di opere pubbliche generiche e di quelle di urbanizzazione. Necessario completamento del lavoro di studio e progettazione per la definizione dello strumento urbanistico sarà la stima economica degli interventi e la pianificazione dell’attuazione delle azioni individuate.
Le misure di superamento delle barriere architettoniche elaborate dai tecnici dovranno infatti essere corredate da una valutazione dei costi ai fini del successivo inserimento nella programmazione comunale secondo un ordine di priorità e un cronoprogramma di massima riguardante la loro realizzazione. Al termine della sua redazione, il PEBA verrà reso compatibile anche con software Gis open source Qgis, per la sua più ampia consultazione e passerà dall’elaborazione teorica all’attuazione pratica con un iter amministrativo che prevede l’adozione da parte della giunta e la successiva pubblicazione per l’eventuale presentazione di osservazioni. Le valutazioni che saranno sottoposte dai cittadini verranno esaminate dal consiglio comunale, che si farà poi carico dell’approvazione finale del PEBA.