“Il DNA antico e la conoscenza delle espressioni socio-culturali della preistoria”. Questo il tema dell’edizione 2019 de “Le Notti dell’Archeologia” a Sansepolcro, il tradizionale appuntamento estivo promosso dalla Regione che prevede aperture serali ed eventi in musei, parchi ed aree archeologiche della Toscana.
Mercoledì 31 luglio, dalle ore 21:00, il Museo Civico della città di Piero aprirà le porte in via straordinaria in occasione dell’iniziativa “Conferenza e laboratorio del DNA antico”. L’evento, che si terrà presso la Saletta Archeologica, è organizzato dal Comune di Sansepolcro in collaborazione con la studiosa Chiara Panicucci e con il CeSQ – Centro Studi sul Quaternario.
Indagine sul DNA antico
L’archeologia è lo studio per eccellenza del nostro passato, da cui il binomio arte e techne emerge come “arte del saper operare” ma anche come “sapere operare con arte”, evolutisi nel tempo.
I risultati di numerosi studi multidisciplinari portano ad ipotizzare infatti che, nella preistoria, aspetti estetici o ornamentali siano andati di pari passo con la produzione di oggetti per scopi utilitaristici: per esempio i disegni e le pitture, realizzati su pietra o manufatti di uso quotidiano, potevano servire a propiziare la caccia oppure la fecondità, proprio attraverso il potere evocativo attribuito alle immagini.
Gli studi sul DNA antico che, isolato da campioni biologici, recuperati da materiale scheletrico archeologico e storico, tessuti mummificati, resti di piante ecc, è generalmente caratterizzato da bassa qualità, grazie alle moderne analisi genetiche, possono supportare la conoscenza delle espressioni sociali, culturali ed artistiche della preistoria, consentendo oggi di comprendere meglio l’evoluzione del nostro patrimonio socio-culturale, oltre che genetico.
L’ingresso alla conferenza è gratuito, la cittadinanza è invitata a partecipare.