Il fatto che da Lunedì 24 luglio u.s. sia stato inaugurato un percorso con un ambulatorio dedicato alla gestione dei pazienti in codice bianco e codice verde (a bassa intensità/complessità assistenziale) pare abbia l’obiettivo di decongestionare il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Città di Castello.
Al di là del lodevole obiettivo, però, se in questo annunciato “nuovo servizio” viene prevista solo la presenza di un medico e di un infermiere quando non impegnati nel servizio di emergenza territoriale, forse, invece che diminuire , le criticità rischiano di aumentare, come l’illusione per i cittadini di avere risposte e cure in tempi brevi.
Con l’interrogazione che ho già presentato si intende conoscere le garanzie con le quali si può assicurare che un solo medico ed un solo infermiere, peraltro addetti alle chiamate di emergenza del 118, possano affrontare il 65-70% degli accessi totali di un Pronto Soccorso come quello tifernate, che copre una vasta popolazione.
Interessante è anche capire cosa ci sia di nuovo, oltre la stanza di servizio. Risulta infatti che già normalmente il medico e l’infermiere del servizio Emergenze, nei momenti in cui non impegnati nelle ambulanze, siano dedicati ai codici, rispondendo ad essi in ordine di urgenza: venendo ora impiegati per i codici di scarsa gravità, non si rischia pure di visitare prima un codice bianco, rispetto ad uno giallo, decisamente più grave e urgente?!
Crediamo che l’Ospedale di Città di Castello, più che di nuove stanze o annunci, abbia bisogno di personale medico e infermieristico, dato che tutti i reparti risultano sottodimensionati e i problemi di sostituzione e di ferie costringano il personale a doppi turni e straordinari, mettendo in crisi l’offerta sanitaria. Eppure non sembra esserci all’orizzonte un piano di assunzioni o un avviso pubblico per incarichi temporanei.
Riteniamo dunque che il Sindaco si debba attivare e chiedere espressamente ad ASL e alla Dirigenza del nosocomio tifernate di affrontare seriamente le criticità del servizio e i bisogni dei cittadini: servono nuove unità di personale per i reparti e per decongestionare effettivamente il Pronto soccorso, dato che un NUOVO servizio, per essere tale, ha bisogno di NUOVO personale, non di quello di sempre, già evidentemente insufficiente, da spostare semplicemente di stanza.