“Cinquantotto 58ini andavano a…”…ah no, quella era un’altra storia, ma vien facile pensare alla nota filastrocca, nel descrivere sinteticamente la consueta ‘convention’ annuale dei nati in quell’anno ormai lontano: 65 primavere or sono, per l’esattezza… Vecchi, o meglio diversamente giovani, ma ancora in gamba e con la mente ed il cuore sempre aperti verso ciò che il futuro vorrà loro riservare: ottimisti insomma, come lo può essere una generazione che nei primi anni della propria vita si trovo’ ad agire in un contesto ne’ semplice ne’ agevole (se pensiamo che in fondo si viveva ancora il periodo del dopoguerra, da cui fortunatamente qualche tempo più tardi il nostro paese sarebbe uscito, verso la rinascita economica e sociale).
Lo spirito è sempre quello insomma, così come … i numeri si mantengono, ad ogni periodica ‘reunion’, tutt’altro che banali: stavolta infatti si son ritrovati -nel conosciuto locale sulle colline tifernati ormai divenuto sede ‘godereccia’ del movimento- singolarmente proprio in 58, manco a farla apposta… E via fra brindisi, aneddoti, ricordi, sfotto’ -quelli non mancano mai, si tratta di gente allegra per consolidata…’forma mentis’- lungo 3 ore e passa di puro piacere nello stare insieme, davanti alla tavola imbandita. Il segretario Provolino, il cerimoniere Bastiano, il fotografo ufficiale Menco, il ‘sindaco’ Luciano, in definitiva possono andare nuovamente orgogliosi per aver messo in piedi un “58 Iron Class” di gran lusso: come tutti gli altri, e come di consueto…