Riforma del Catasto: il consiglio comunale approva la mozione del capogruppo della Lega Mancini, emendata dal consigliere Duranti (PD)

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Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità dei presenti (PD, PSI, Lista Civica Luca Secondi Sindaco, Gruppo Misto-Azione, Lista Civica Marinelli Sindaco, Unione Civica Tiferno), con l’unica astensione di Castello Cambia, la mozione sulla riforma del Catasto presentata dal capogruppo della Lega Valerio Mancini ed emendata dal consigliere del PD Domenico Duranti. Con la deliberazione, l’assemblea ha impegnato la giunta comunale “a sollecitare i propri rappresentanti di Governo ad attuare una riforma del sistema fiscale che vada davvero nella direzione di una sua semplificazione e riduzione d’imposizione nei confronti degli italiani”; “a sollecitare altresì i propri rappresentanti di Governo ad opporsi ad una revisione del Catasto a parità di gettito e con le caratteristiche sopra evidenziate, che, contrariamente ai principi che devono muovere la riforma, aumenterebbe esponenzialmente il peso fiscale sulle seconde case e rischierebbe di escludere tante famiglie dal sistema di welfare, così deprimendo il mercato immobiliare ed in generale l’economia nazionale”. Con l’emendamento della mozione, il consiglio comunale ha impegnato la giunta “a sollecitare altresì una revisione del catasto al fine di far emergere abusivismo e diseguaglianze rispetto alle rendite applicate sui vani e non sulle reali superfici, nonché una riforma che preveda la revisione delle rendite di immobili strumentali, che in molti casi risultano nettamente superiori ai valori di mercato, nonché inoltre una detassazione, mediante una franchigia pari a 150.000 euro, sull’acquisto di immobili da destinare a prima abitazione”. Il consigliere Mancini ha illustrato la mozione, ricordando come “il Governo italiano si sia assunto l’impegno di accompagnare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con una riforma del Fisco che miri, tra gli altri obiettivi, alla sua semplificazione ed alla progressiva riduzione dell’imposizione fiscale”, segnalando come il dibattito all’interno dell’esecutivo nazionale “si stia incentrando sulla revisione delle rendite catastali, per attuare una riforma a parità di gettito”. “In particolare, si discute della rideterminazione delle destinazioni d’uso dei vari immobili, distinguendoli tra ordinari, speciali e culturali. Altro cambiamento riguarderebbe l’unità di misura per la determinazione del valore patrimoniale degli immobili, che passerebbe dal vano al metro quadrato. Le banche dati immobiliari verrebbero poi aggiornate con le informazioni provenienti dalla dichiarazione dei redditi”, ha spiegato il rappresentante della Lega, che ha ammonito: “gli effetti di tali modifiche sono potenzialmente disastrosi per gli italiani”. “Rivalutare le vecchie rendite catastali ai valori di mercato e passare dal criterio dei vani a quello dei metri quadri comporterebbe innanzitutto un cospicuo aumento dell’Imu sulle seconde case”, ha fatto presente Mancini, che ha citato uno studio della Uil per prospettare il rischio di un incremento medio del 128 per cento a livello nazionale. “Una revisione delle rendite catastali impatterebbe inoltre sul peso che la prima casa ha nel calcolo dell’Isee, gonfiando l’indicatore di 75 mila euro medi, sempre stando ai calcoli della UIL”, ha evidenziato l’esponente della minoranza, indicando che “molte persone perderebbero così agevolazioni come sconti sulle mense scolastiche, rette degli asili nido, tasse universitarie, bonus affitti, bonus bollette, rette delle Rsa, le residenze sanitarie assistite, mentre altri uscirebbero da programmi di sostegno alla povertà”. Mancini ha pertanto sostenuto che “il compito della politica, anche quella semplice ma non di meno importante che può nascere all’interno del consiglio comunale di questa città, è quello di trattare questo argomento e dare un segnale anche ai Comuni limitrofi e poi ai propri rappresentanti di governo, perché venga attuata una riforma del sistema fiscale che vada nella direzione di una semplificazione e della riduzione dell’imposizione nei confronti degli italiani”. A prendere la parola è stato quindi il consigliere Duranti, che ha puntualizzato: “una riforma del Catasto serve, ma deve per fare emergere l’abusivismo”. “In Italia c’è una media di abusivismo del 17,7 per cento, 6,1 per cento al nord, 16 per cento al centro, 48 per cento al sud – ha detto Duranti – per cui l’auspicio è che la riforma venga portata avanti nell’ottica di pagare meno, ma far pagare tutti, facendo emergere l’abusivismo e facendo scendere le tasse sulla casa, che per me, soprattutto su determinate abitazioni, dovrebbero essere eliminate del tutto”. Il rappresentante del PD ha poi illustrato le proposte di emendamento della mozione, incentrate sulla sottolineatura della necessità di far emergere l’abusivismo e di abbattere le diseguaglianze rispetto alle rendite, che sono state accolte dal consigliere Mancini. “Questo messaggio politico di unità sul tema della riforma del Catasto spero arrivi fuori dal nostro territorio e ovviamente al Parlamento e al Governo”, ha sottolineato l’esponente della Lega.

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