Un trentenne italiano ha cominciato il nuovo anno decisamente col piede sbagliato. Il giorno di capodanno, dopo aver sfondato la porta d’ingresso secondaria di un appartamento di via Diaz di Sansepolcro, lo avrebbe messo a soqquadro rovistando tra gli effetti personali degli occupanti, svuotando i cassetti e rompendo i vasi. Spostando i mobili alla spasmodica ricerca di chissà cosa, ha fatto cadere ogni genere di suppellettile, causandone anche la rottura, fino a quando non è stato messo in fuga dal rientro dei proprietari, che hanno subito chiamato i Carabinieri biturgensi.
Nel corso del sopralluogo e dei rilievi, carabinieri hanno trovato uno smartphone che non apparteneva ai denuncianti. Lo hanno quindi sequestrato ed analizzato, risalendo all’intestatario: una società che di fatto è una pizzeria del posto. Quel cellulare, infatti, viene solitamente utilizzato per ricevere gli ordinativi dei clienti e le successive consegne.
Ulteriori indagini sono in corso, ma il cerchio è ormai stretto intorno ad uno dei collaboratori dei titolari della pizzeria, che ora dovrà spiegare alla magistratura come mai il telefono a lui affidato per lavoro si trovasse invece nell’appartamento dove è stato trovato dai Carabinieri.