Montone – Prosegue l’amicizia tra il borgo e l’India, nuova visita sotto le feste del colonnello Salaria. Appello per trovare la ragazza italiana che contribuì a recuperare i resti dei soldati indiani uccisi nel secondo conflitto mondiale

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E’ sempre più stretto il rapporto tra Montone e l’India in nome di Yeshwant Ghadge, morto combattendo nelle campagne arietane nel 1944. Durante le festività natalizie, in rappresentanza dell’Ambasciata indiana, il colonnello Virender Salaria è tornato nuovamente nel borgo e ha partecipato all’escursione “Sulle orme del soldato Ghadge”, promossa dall’associazione StoricaMente insieme all’amministrazione comunale. In questa occasione il colonnello Salaria ha chiesto il sostegno di tutto il territorio e delle persone della nostra regione per arrivare all’identità di una ragazza italiana, che con coraggio contribuì al recupero dei resti mortali dei soldati indiani caduti nel corso della II guerra mondiale. 

Un po’ di storia

Durante il secondo conflitto mondiale, i soldati indiani uccisi in azione venivano sepolti in fosse poco profonde sul campo di battaglia e le unità militari continuavano la loro missione. Successivamente, in condizioni favorevoli, furono recuperati e sepolti secondo la loro religione, ad esempio i soldati indù furono cremati. 

Questo onorevole e impegnativo compito fu assegnato all’Unità di registrazione delle tombe. Il compito consisteva nel cercare cadaveri durante i combattimenti e in aree infestate dal nemico. I corpi di Yeshwant Ghadge e di altri soldati uccisi in azione vicino a Montone sono stati recuperati dall’823esima Indian Graves Registration Unit, guidata da Waman Powar. 

È interessante notare che Waman Powar era supportato da una ragazza italiana che aiutò la sua unità a localizzare i resti dei soldati. L’identità di questa gentile ragazza che, a grave rischio della sua vita, ha svolto questo compito umano è ancora sconosciuta. Il suo contributo fa luce anche sul ruolo speciale svolto dai civili italiani durante la guerra. Ancora più importante, sottolinea i valori universali di umanità, compassione e coraggio.

L’appello ai cittadini

“Vorrei chiedere il sostegno delle persone della regione per trovare l’identità di questa ragazza coraggiosa e della sua famiglia in modo da poter esprimere la nostra eterna gratitudine”, sono state le parole del rappresentante del paese asiatico.

Per agevolare la ricerca è stata diffusa anche una fotografia della ragazza insieme a Waman Powar. 

L’amministrazione montonese con piacere si è resa subito disponibile a collaborare alle ricerche, confermando la propria volontà di sviluppare progetti tra i due Paesi. In più, è stato annunciato che nel mese di luglio, in vista dell’ottantesimo anniversario della morte di Yeshwant Ghadge, nel borgo si terranno varie iniziative a ricordo del gesto eroico del soldato indiano per la liberazione dell’Alta Valle del Tevere. 

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