Alle prime luci dell’alba di mercoledì 7 febbraio, i Carabinieri della Compagnia di Todi, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari per tre persone, due italiani, di 28 e 49 anni, residenti a Marsciano, e il terzo, di origine romene, 37enne, residente a Deruta (PG), emessa dal Gip del Tribunale di Spoleto, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per estorsione aggravata, continuata e in concorso.
L’attività investigativa condotta dai Carabinieri ha inoltre consentito di accertare che i tre soggetti, in concorso con una complice, una donna 43enne di Marsciano, arrestata in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Marsciano lo scorso 2 febbraio mentre commetteva un’altra estorsione, sono riusciti, da agosto ad oggi, ad estorcere a due giovani 22enni del luogo, mediante violenza e minaccia armata, in più occasioni oltre 2500 euro.
Le azioni estorsive, che hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari a carico degli interessati, sono state compiute e caratterizzate da episodi di percosse e minacce di morte anche attraverso l’utilizzo di armi come strumenti intimidatori.
Strumenti che sono stati tutti recuperati nelle successive perquisizioni, che hanno visto il sequestro anche di una pistola scacciacani e un fucile con alcune decine di proiettili illegalmente detenuti.
Oltre alla donna, che per il reato commesso è oggi ai domiciliari, il 49enne è stato associato al carcere di Spoleto e i restanti due sono stati ristretti anche loro agli arresti domiciliari.
Le persone sottoposte ad indagini preliminari si presumono innocenti.