I consiglieri Leveque, Rossi (FDI) e Lignani Marchesani (Castello Civica) chiedono con una interpellanza di rivedere i costi previsti per i permessi di accesso alla ZTL del centro storico

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Con una interpellanza, i consiglieri Riccardo Leveque, Elda Rossi (FDI) e Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica) chiedono all’amministrazione comunale di rivedere i costi previsti per i permessi di accesso alla ZTL del centro storico nel disciplinare incluso nel progetto che verrà inviato al Ministero. Nel rimarcare che l’amministrazione “ha espresso la volontà di portare a regime il nuovo sistema di videosorveglianza entro il 2024, nonostante il rilascio del nullaosta ministeriale e la fase di sperimentazione portino temporalmente a ridosso del 2025”, i rappresentanti della minoranza eccepiscono che “entro il prossimo 30 marzo gli aventi diritto dovranno comunque versare l’importo di dieci euro per il rinnovo o di 42 euro per il nuovo rilascio, relativamente a coloro che hanno il permesso quinquennale in scadenza”. “Il nuovo disciplinare prevede già una riduzione da cinque a tre anni per la validità del permesso, lasciando inalterato il costo annuale di dieci euro”, osservano Leveque, Rossi e Lignani, che evidenziano come “detta decisione, conseguentemente, inasprisca il costo annuo per i titolari di permesso, portandolo da 16,4 euro a 20,66 euro”. “Vanno invece evitati ulteriori inasprimenti per i titolari dei permessi”, sostengono i firmatari dell’interpellanza, che chiedono pertanto al sindaco Luca Secondi di “non richiedere ulteriori dieci euro a coloro che verseranno detto importo entro il 31 marzo con il vecchio sistema di permessi” e di “non richiedere ulteriori 32 euro, corrispondenti a due marche da bollo da 16 euro, per coloro che entro il 31 marzo 2024 debbano fare un nuovo permesso per scadenza quinquennale del precedente”. Per Leveque, Rossi e Lignani Marchesani andrebbe inoltre valutata “la possibilità di non richiedere il versamento dei 32 euro in marche da bollo per coloro che hanno il permesso in corso di validità fino a scadenza del medesimo” e “in subordine di portare il tutto a regime dall’1 gennaio 2025, magari con versamenti del dovuto entro il 31 dicembre 2024, per evitare una doppia spesa nel corso del 2024 per i titolari dei permessi”.

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