Schiaffo ai contribuenti: la maggioranza boccia la mozione proposta dalle opposizioni sul regolamento del Canone Unico Patrimoniale

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Dopo che il Sindaco ha prorogato le scadenze del Canone Unico Patrimoniale e del canone mercatale al 30 aprile, secondo quanto avevano chiesto, un mese fa con una lettera,  i consiglieri Arcaleni, Bassini, Campagni, Leveque e Rossi, la maggioranza ha inspiegabilmente bocciato la mozione delle opposizioni, che chiedeva la revisione del Regolamento per la riscossione degli stessi canoni.

A causa delle criticità delle cartelle sanzionatorie pervenute ai contribuenti dalla società DOGRE, i consiglieri Arcaleni, Rossi, Leveque, Bassini e Campagni hanno proposto la modifica degli artt. 31-41-55 del Regolamento approvato il 22 maggio 2023. 

Gli articoli in oggetto, nell’analisi approfondita dei Consiglieri, sono tra le cause delle numerose contestazioni che i contribuenti hanno rivolto alla società che gestisce il tributo. Le modifiche proposte dai Consiglieri ai tre articoli suddetti volevano essere migliorative  per andare a garantire diritti dei contribuenti previsti a norma di legge e ripristinare parametri equi per quanto concerne pagamenti sulla pubblicità per automezzi, come del resto è previsto in molti altri Comuni umbri che hanno mantenuto i coefficienti sui quintali del mezzo e non sulla superficie. Si chiedeva inoltre di armonizzare al Codice della strada gli articoli che riguardano la tassazione dei camion-vela, da far stazionare in aree apposite e definite, insieme all’obbligo di garantire l’accesso a tutta la documentazione che fa scattare gli atti di accertamento, cosa che oggi non è chiaramente prevista nel Regolamento e che ha già prodotto danni, dato che tanti contribuenti non riescono ad avere visione delle foto e dei verbali  a loro carico.

I toni arroganti, con cui l’ assessore Mariangeli ha chiesto il ritiro della mozione, non fanno che mostrare la grande debolezza sua e di una compagine politica che lo ha seguito senza il buon senso di accettare quanto proposto dall’opposizione, che aveva uno spirito costruttivo e la piena disponibilità a discutere  gli articoli citati nella mozione in una Commissione specifica, conseguentemente alla votazione dell’atto.

Una pessima figura, quella fatta da una maggioranza a dir poco imbarazzante, che per uscire dalla propria impasse ha deciso di andare contro gli interessi dei cittadini, gli unici a subire davvero i riflessi di scelte impopolari e illogiche. 

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