“Questa settimana ho depositato un’interrogazione parlamentare per chiedere conto al Ministro Musumeci dell’improvvisa decurtazione del Cas ai cittadini di Sant’Orfeto ancora sfollati a distanza di quasi anno e mezzo dal sisma verificatosi nel marzo 2023. Con un’intervista di ieri, la Vicesindaca di Umbertide ha sostanzialmente confermato i problemi da me rilevati nel regolare pagamento del Cas che però non riguarderebbero soltanto i cittadini di Sant’Orfeto, ma i cittadini sfollati di tutti i territori colpiti dallo sciame sismico. Si tratta di famiglie che da quasi un anno e mezzo soffrono il distacco dalla propria abitazione, e che negli ultimi mesi hanno subito ritardi o decurtazioni nell’erogazione del Cas. Non credo sia corretto minimizzare l’accaduto o lanciare accuse di procurato allarme davanti all’enorme disagio sofferto.
Né tantomeno fare paragoni senza senso per confondere i cittadini con situazioni del tutto differenti, come quella dei Campi Flegrei, per la quale è stato previsto con decreto legge uno stanziamento ad hoc per il Cas, a differenza di Umbertide dove si è provveduto con delibera del CdM a uno stanziamento complessivo notevolmente inferiore per finanziare, non solo il Cas, ma anche tutti gli altri interventi di sostegno alla cittadinanza. Stanziamento che, infatti, si è rilevato insufficiente come avevamo a suo tempo rilevato. Credo ai cittadini sfollati a causa del sisma di Umbertide non servano annunci o rassicurazioni, ma semplicemente che gli venga dato ciò che gli spetta”. Così con una nota la deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli.